Dal 15 ottobre il Green Pass sarà esteso ai lavoratori di tutta Italia, pubblici e privati. Per poter svolgere la propria professione, i lavoratori dovranno essere in possesso del certificato che attesti di aver svolto il vaccino, di essere guarito entro 6 mesi dal Covid o di aver svolto tampone negativo nelle ultime 48 ore. Una misura, quella introdotta dal Governo Draghi, che complica la vita a tantissimi italiani che hanno scelto di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid: svolgere tamponi ogni 48 ore, infatti, ha un costo non indifferente.

Questo porterà dunque tanti lavoratori a rinunciare al proprio posto per rimanere momentaneamente a casa – e senza stipendio – in attesa che cambi qualcosa. Tra questi anche molti operatori delle forze dell’ordine: secondo le stime, saranno 21 mila i poliziotti che dal 15 ottobre non presteranno più servizio perché sprovvisti di tessera. Per quanto riguarda la polizia penitenziaria, invece, si parla di 13 mila agenti che viaggiano verso la sospensione. Problemi anche nel settore degli autotrasportatori: circa il 25% dei lavoratori non è dotato di Green Pass.
Al momento, comunque, Draghi non sembra intenzionato a fare un passo indietro sulla tessera verde. A parlarne, a “Un Giorno Speciale”, è stato l’esperto retroscenista politico Marco Antonellis. Quale sarà il futuro del Green Pass? Le sue parole.

Green Pass e lavoratori

“È un problema e sarà un problema ancora peggiore nelle forze armate. Possiamo rinunciare alla sicurezza perché 80mila tra vigili e forze armate staranno a casa? Il Governo deve trovare un piano B. Non è possibile che migliaia di lavoratori nei servizi pubblici essenziali possano stare a casa. Al momento non mi pare che Draghi voglia fare un passo indietro. All’atto pratico, una volta che hai raggiunto l’80% dei vaccinati, non è il Green Pass che fa la differenza. Anche Figliuolo ha detto che a breve avremo l’80% degli italiani vaccinati: è questo il dato che deve far riflettere. Non mi pare che con il Green Pass abbiamo ottenuto chissà che risultati. Se il problema ospedaliero è stato calmierato lo si deve al vaccino, non certo al Green Pass. Non penso che ci ripenseranno nell’immediato ma non credo che avrà vita lunga. Penso che la sua funzione si andrà ad esaurire con l’aumento dei vaccini”.

Stato d’emergenza

“Stato protratto? Mai dire mai. Volerlo protrarre ulteriormente non avrebbe senso, tanto più in una Nazione che vuole tornare alla normalità e ci sta riuscendo. Il Governo si fa vanto di essere in grado di far ripartire il Paese quindi sarebbe un controsenso. Oltre i due anni poi non si può protrarre lo stato d’emergenza”.

Pericolo sottovalutato

“Il Governo ha tragicamente sottovalutato la questione e dal 15 ne dovrà tenere conto. Per aver fatto il super Green Pass rischiano di bloccare, di impedire la circolazione dei mezzi. Il Green Pass rischia di diventare un impedimento alla libertà, non come qualcosa che invece aiuta”.

Vaccini

“Già dall’estate scorsa si parlava di immunità di gregge al 70%. La riflessione da fare sarebbe ancora più ampia. Il tema vero è che poi ci sono state altre varianti, come la delta, e i governati, che a parole sono decisionisti e hanno sempre una soluzione, nella lotta al Covid si sono mossi al buio con tante incertezze e problemi”.