L’enogastronomia romana non viene valorizzata abbastanza, penalizzando l’immagine della città e della stessa regione. Così afferma in diretta Tullio Galassini, Presidente consorzio di tutela Roma DOC, che lancia un appello alla prossima amministrazione comunale per far sì che il marchio Made in Italy venga promosso anche all’estero.

Nella parte centrale del Lazio possiamo trovare l’area di produzione di Roma DOC e il Presidente richiede un maggior impegno per incentivare la produzione di eccellenza dato che, a quanto dice lo stesso Galassini: “di vigneti e coltivazioni se ne perdono sempre di più”. Ecco il suo intervento durante la trasmissione Lavori in corso.

“I prodotti romani DOC sono apprezzati dalla clientela romana e possono prendere sempre più spazio. Negli ultimi anni abbiamo perso tanto mercato, basta girare nei castelli e nei territori fuori Roma: di vigneti e coltivazioni se ne perdono sempre di più.

Io penso che l’impegno che debbano avere i sindaci del Comune agricolo più grande di Europa sia un impegno serio. Ricordo che Roma è il più grande comune agricolo d’Europa. Sicuramente questo è un problema importante, anche perché non consumare i vari prodotti del territorio vuol dire degradarlo.

So che hanno avuto la buona creanza, Michetti e gli altri candidati, di ricevere il mio omologo del Frascati, che è il prodotto più conosciuto. Mi aspetto che ci prendano più in considerazione. Se vogliamo parlare di ciò che sta facendo l’ARSAL? Totalmente assente per quanto riguarda il mondo agricolo. Anche l’assessorato all’agricoltura non è di primo piano. La stessa politica sta mettendo l’agricoltura sempre più da parte. Ci aspettiamo maggiore rispetto.

Con l’attuale amministrazione, prima con l’assessore Meloni poi con Cianferotti, ci sono stati degli abboccamenti che non hanno mai portato a nulla. Una cosa abbastanza pesante”.