Il Diavolo è una furia. Il Milan si lecca le ferite di una sconfitta certamente immeritata al cospetto dell’Atletico Madrid. Nella bolgia di San Siro, tornato a brillare in Champions League dopo 7 anni, i rossoneri dominano la scena in lungo e in largo fino al primo episodio incriminato: la discutibile doppia ammonizione inflitta a Kessie.

L’arbitro Cakir sfodera una prova obiettivamente opaca andando a penalizzare in modo eccessivo i padroni di casa autori di un match ottimo. Peccato per l’epilogo. La compagine spagnola, come ammesso nel post partita anche da mister Simeone, porta a casa il massimo risultato soffrendo non poco il ritmo e l’intensità dei Pioli boys.

La decisione più controversa è quella relativa al rigore fischiato per il fallo di mano di Kalulu preceduto, in un flash stranamente non segnalato dal Var, dal tocco col braccio di Lemar.

Il furto che c’è stato ai danni del Milan sembra evidente. Nell’epoca Var – ha detto ai nostri microfoni Pietro Mazzara di Tuttosport – non è ammissibile che le immagini che evidenziano la prima irregolarità di Lemar, che poi genera il rigore, non vengano visionate. Credo che il Milan ci abbia messo del suo. Kessie si è fatto espellere nel giro di un quarto d’ora, e questo vuol dire non avere cognizione di causa di dove ti trovi. In Champions certe cose non vengono ammesse. Poi sappiamo che Cakir è un arbitro protagonista che tende a caratterizzare molto le partite. Ciononostante la sensazione che si percepiva è che se il Milan fosse rimasto in 11 avrebbe prevalso“.

Le riflessioni sulla notte milanese delle nostre Teste di calcio

Alessandro Vocalelli

La prima cosa che mi viene in mente è il rigore. Alla fine anche un pareggio sarebbe stato un risultato discretamente positivo per il Milan. E’ chiaro che la sconfitta ti condanna. Il tocco di mano del giocatore dell’Atletico, sull’episodio del penalty fischiato a Kalulu, sembrava evidente. Mi sembra clamoroso che uno strumento utile a correggere l’errore induca poi a sbagliare. Il Milan paga questo e anche la seconda ammonizione a Kessie che, francamente, non mi sembrava così grave.

Luigi Ferrajolo

Fino all’espulsione di Kessie il Milan ha giocato molto meglio dell’Atletico e mi sembrava una squadra impostata bene con un gioco fluido. Poi sono successe delle cose che hanno modificato il quadro. Penso anche io che la seconda ammonizione di Kessie sia stata troppo severa, perché il centrocampista prende prima il pallone e poi pesta il piede dell’avversario. Già questa decisione mi è sembrata abbastanza disinvolta da parte di Cakir, un arbitro molto teatrale che vuole lasciare sempre la sua firma nelle partite che dirige. Per quanto riguarda il rigore, io non darei fischierei mai per un episodio del genere.

melli

Franco Melli

L’arbitro è stato scandaloso che già si conosce ed ha fatto danni sparsi un po’ dappertutto. Come è possibile che le istituzioni ancora lo mandano a decidere partite così importanti? Il Milan non meritava di perdere e, probabilmente, meritava di vincere e avrebbe vinto. Il rigore è completamente fasullo e mortifica una prestazione della migliore squadra italiana in campo internazionale.