Se l’avessimo sognato, alla vigilia, forse non sarebbe stato così bello.
Se, quel 23 luglio – mentre gli atleti italiani si apprestavano a scendere in campo per la cerimonia d’inaugurazione di una delle Olimpiadi più travagliate della storia – avessimo immaginato l’8 agosto, non l’avremmo pensato così trionfale.
L’Italia, però, sa sempre come lasciare a bocca aperta. Che sia un Europeo arrivato dopo una mancata qualificazione al Mondiale solo tre anni e mezzo prima o un’Olimpiade non cominciata nel migliore dei modi.


Gli azzurri salutano Tokyo con una medaglia, l’ultima, arrivata dalla ginnastica ritmica: le “farfalle” ottengono un terzo posto storico quanto meritato, che vale un bronzo. Ultimo gradino del podio che, oggi, ha il sapore di un oro, sia per la difficoltà, sia per l’importanza di quel terzo posto per tutta l’Italia.
La medaglia delle ragazze azzurre vale infatti un record straordinario: 16 giorni su 16 a medaglia, un qualcosa di inimmaginabile che mai l’Italia era riuscita ad ottenere nella sua storia. Al massimo, infatti, erano stati raggiunti podi in 14 giorni consecutivi.
Un El Plein che non avrebbero immaginato neppure i più ottimisti dopo le difficili partenze della scherma e del tiro, sport nei quali solitamente l’Italia otteneva i successi maggiori. In totale sono 40 le medaglie, arrivate in 19 discipline differenti.

Dalla prima medaglia d’oro, di Vito Dell’Aquila nel taekwondo, gli azzurri hanno ottenuto altri 9 primi posti: Valentina Rodini e Federica Cesarini nel canottaggio, Gianmarco Tamberi nel salto in alto, Marcell Jacobs nei 100 m, Ruggero Tita e Caterina Banti nella vela mista, Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan nel ciclismo su pista per l’inseguimento a squadre, Massimiliano Stano nella marcia 20 km maschile e Antonella Palmisano per quella femminile, Luigi Busà nel karate e, per finire, Jacobs, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Fausto Desalu nella staffetta 4×100 m.

Tanti anche gli argenti, ben 10, arrivati nel nuoto, come quello straordinario di Paltrinieri, nel tiro al volo, nella scherma individuale e di squadra, nel tiro con l’arco, nel sollevamento pesi, nella canoa e nella ginnastica artistica, con la prima straordinaria medaglia olimpica di Vanessa Ferrari, che a 31 anni ha ottenuto un secondo posto storico.
20, invece, i bronzi: judo, nuoto, ciclismo su pista, ciclismo su strada, scherma, canottaggio, boxe, tiro con l’arco, karate, lotta libera, e per finire ginnastica ritmica.

L’Italia chiude la sua Olimpiade con 40 medaglie: il record precedente – siglato a Los Angeles e Roma – era di 36. Stracciato, dunque, ogni primato.
E chi parlava di fallimento, oggi, dovrà ricredersi: la spedizione azzurra in Giappone ha il profumo di una vera e propria impresa, raggiunta con sudore, progettazione e abnegazione.