Se non prendi la tessera verde allora sei un nemico pubblico e decadi a cittadino di seconda classe. Dalla storia non impariamo nulla e questo è il grande insegnamento che traiamo dalla storia: un giorno i nostri nipoti ci chiederanno come sia possibile che dal 2020 si precipitasse in un infame ordine autoritario e repressivo camuffato dietro al lessico medico-scientifico. Dovremo rispondere che ciò accade per il silenzio dei più, per l’ebete accettazione entusiastica di troppi, per l’ignobile indifferenza di molti. I più, dovremo dire, obbedivano a cefalo pensando che fosse la via per far finire l’emergenza. Non capivano che la loro obbedienza cadaverica la faceva diventare la nuova normalità. Anche i benedetti dal siero contagiano e si contagiano: per questo la tessera verde è di natura politica e non merita. Serve innanzitutto a discriminare chi non giura fedeltà all’infame regime tecnico sanitario e poi a potenziare la nuova società della sorveglianza totale, con passaporti e identità digitale. Quello che i più non capiscono o non vogliono capire è che la tessera verde è il futuro del nuovo bio-capitalismo della sorveglianza, del tracciamento, del dovere alla salute, dell’identità digitale, dei vaccini sempre aggiornati e registrati. Se non lo capite e pensate che siano doverosi provvedimenti medici, allora siete in lockdown cognitivo permanente.

Chi ci propone un Green Pass per poter riottenere diritti che ci sono garantiti dalla Costituzione è un malfattore e ugualmente lo è chi giustifica tale abominio in nome della scienza. Non vi è virus al mondo nel nome del quale si possano mettere in congedo le libertà, i diritti e le Costituzioni, reintroducendo forme di discriminazione per Legge. Il Green Pass sarà richiesto in zona bianca, gialla, arancione e rossa laddove i servizi per il quale è richiesto siano consentiti. Così leggiamo su Repubblica. Avete capito? Al prossimo lockdown, che prevedo entro ottobre 2021, anche i detentori della sacra tessera verde e i benedetti dal siero si faranno gli arresti domiciliari come tutti gli altri e forse sarà la volta buona che si sveglieranno e prenderanno coscienza del fatto che la medicina e la scienza sono solo la cornice che copre e legittima una ristrutturazione epocale della società, della politica e dell’economia. Il grande reset, il nuovo modo di governare le cose e le persone. Non si tratta di essere a favore o contro il siero benedetto: si tratta invece di essere a favore o contro una inedita società neo-totalitaria che pratica discriminazioni contro chi non prenda la tessera verde e tracciamento e sorveglianza totali per chi la prende. Gli sconfitti siamo in ogni caso noi, che prendiamo o non prendiamo la tessera verde. La questione socio-politica, non medico-scientifica. E voi da che parte state? Dalla parte di questo regime tecnico-sanitario o da quella delle libertà e dei diritti dei viventi? Intanto due giorni fa a Torino in migliaia sono già scesi a protestare contro l’infame tessera verde, contro le abominevoli discriminazioni a norma di legge, contro l’ignobile regime tecnico-sanitario. Quella che è scesa in piazza a Torino è l’Italia migliore.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro