Il Green Pass è vicinissimo a diventare una realtà anche in Italia. Mario Draghi sembra pronto ad ufficializzare la misura che impedirà alle persone non vaccinate di entrare in alcuni luoghi pubblici, come bar e ristoranti. Una vera e propria esclusione dalla vita sociale di chi, per motivazioni varie, ha scelto di non effettuare la vaccinazione. Claudio Borghi, deputato della Lega, ha commentato le decisioni che l’esecutivo sta per prendere, spiegando anche il punto di vista del suo partito, che ha spinto affinché la misura del Green Pass non venisse estesa anche ai mezzi pubblici come bus, treni e aerei.

Il deputato, intervenuto a “Lavori in corso”, ha spiegato la situazione che attenderà gli italiani nei prossimi mesi: ecco cosa cambierà con l’introduzione del Green Pass e quali saranno invece le attività che i non vaccinati potranno continuare a svolgere nonostante la mancata vaccinazione.

“Da dietro le quinte ho partecipato alle trattative del Governo sul Green Pass. Non sono in cabina di regia ma posso dirvi cosa mi riferiscono. Sarà un Green Pass elastico: questo è un passo nella giusta direzione, continuo a dire da mesi – anche confortato da professori di statistica – che l’RT che si utilizza per le fasce è folle. Si basava solo sull’aumento dei contagi. Il fatto di mettere l’unico parametro certo, che sono le ospedalizzazioni, è un passo sicuramente avanti. Sono stati giorni terribili: mi sembra di vedere gente che perde il senno. Da quando Macron ha fatto questa chiamata alle armi mi sembra di vedere la gente impazzita. Non nascondo che sono tutt’ora spaventato perché vedo gente che ritenevo normale che ora vuole rinchiudere le persone in casa.

Abbiamo pensato ai giovani e ai ragazzi che non sono vaccinati. Abbiamo tolto quella pazzia che era mettere il Green pass trasporti come treni, bus, aerei. Questo sarebbe significato che i giovani, che non sono vaccinati e non lo saranno prima di tanti mesi, non sarebbero potuti andare neanche a scuola con il bus. È stata una cosa da strappare con le unghie e con i denti. Se non ci fossimo stati noi al tavolo, sarebbe stato invece realtà.

Fortunatamente sbloccando la questione dei trasporti e degli obblighi già previsti per varie categorie, se noi guardiamo bene la misura del Green pass è limitata ai locali chiusi. Penso comunque che sia intollerabile per alcuni locali, come le palestre. Le discoteche non riapriranno. Secondo me non è corretto spingere i ragazzi alla vaccinazione: se guardiamo i rischi del Covid-19 e i rischi avversi dai vaccini per i giovani, questi ultimi sono più alti anche se sono pochi. Questo Green pass mi sembrava quasi una sorta di imbuto per spingere i ragazzi a vaccinarsi: il fatto che però le discoteche rimangano chiuse non sarà per loro un incentivo a vaccinarsi. Insisterò comunque in Parlamento perché siano indennizzati i gestori delle discoteche, che sono chiusi praticamente da due anni.

Sto facendo delle ricerche, dei paragoni con le leggi razziali, e non trovo tante differenze. “Loro ci infettano, mettiamoli nei ghetti”… C’è un’associazione malata tra i non vaccinati e i contagiosi. Ci sono i positivi e poi i sani, che possono essere vaccinati e non vaccinati. Non esiste il rischio del non vaccinato”.