L’annuncio ufficiale del nome di Enrico Michetti come candidato Sindaco di Roma per il centrodestra pone fine alla lunga attesa che da mesi ormai lasciava sulle spine i cittadini della Capitale. La proposta vede il ticket Michetti-Matone, rispettivamente come primo cittadino e vice, con l’ipotesi di Vittorio Sgarbi Assessore alla Cultura.

Una mossa che potrebbe rivelarsi vincente, secondo la giornalista Maria Giovanna Maglie, se però sarà accompagnata dai giusti temi in campagna elettorale. A favorire quello che è già stato soprannominato “il tridente” ci sarebbero, secondo la giornalista, anche le candidature “deboli” di Virginia Raggi e Roberto Gualtieri. L’una perché impegnata per 5 anni a “girarsi i pollici e giocare a burraco”, l’altro per essere stato “un vampiro” durante la sua carica di Ministro dell’Economia durante il Governo Conte bis.

Si può già ipotizzare un favorito? Gli elementi ci sono secondo Maria Giovanna Maglie. Con Stefano Molinari e Luigia Luciani, ecco il suo commento alle ultime sulle amministrative della Capitale.

“È vero che ci vuole un grandissimo coraggio a candidarsi a sindaco di Roma, oppure si può fare come ha fatto la Raggi per 5 anni: girarsi i pollici e giocare a burraco. Così è più difficile avere guai. È evidente che Roma ha necessità enorme di un sindaco che abbia potere e che funzioni. Per varie ragioni: la prima, perché la città è arrivata a un punto di caduta e di degrado senza pari; la seconda perché è la Capitale di questo paese; la terza perché nel 2025 c’è un Giubileo. Mettendo insieme queste tre cose capite che l’urgenza è enorme.

Il ticket Michetti-Matone è un’ottima idea. Il PD ha perso da molto tempo lo spirito di facciata di dover almeno rendere conto ai suoi elettori, le pratiche interne sono pratiche di faida e di feudo. Gualtieri sa che sarà lui il candidato ed è un candidato debolissimo. Non ci vorrà nulla a Michetti che sta dall’altra parte le prestazioni economiche del Ministro Gualtieri. Questi sono stati dei vampiri col sangue che gli colava dalla bocca. Dall’altra parte c’è la Raggi che secondo me non ce la fa, è debolissima, anche perché il Movimento 5 Stelle è diviso e non ha un leader. Calenda personalmente lo stimo, ma che ha dietro? Che partito ha? Sembra un po’ un’avventura. Ecco perché un’ottima campagna tutta di contenuti dal candidato del centrodestra è una campagna vincente. Aggiungerei la ciliegina sulla torta di Sgarbi: Vittorio Assessore alla Cultura è un asso da calare”.