“Ci siamo anche noi. Poche chiacchiere, Locatelli è l’uomo della serata romana ma è tutta la nazionale a garantire sonni e sogni felici”.

Ci siamo anche noi. Poche chiacchiere, Locatelli è l’uomo della serata romana ma è tutta la nazionale a garantire sonni e sogni felici. Tre gol ai turchi, tre gol agli svizzeri, avversari ridotti ai minimi termini, Donnarumma continua le sue vacanze romane, la squadra davanti a lui gioca facile e con l’autorità che si deve ma che, devo ammetterlo, non mi aspettavo.

Eppoi ci sono i segni della sorte buona, Immobile non ne ha indovinata una ma alla fine ha trovato il gol del 3 a 0 ed è come un bacio per Mancini che ha messo assieme non soltanto una squadra ma anche un gruppo. Su tutti Locatelli, trascurato dal Milan che gli preferì, tre anni fa, l’uruguagio Laxalt e con lui Bakayoko non avendo pazienza di attendere questo ragazzo di Galbiate venuto via dall’Atalanta ancora nell’età delle elementari.

Locatelli è centrocampista totale, play maker di intuito e di intuizione, il suo primo gol è da illustrare alle scuole calcio, da lui principiato e da lui finalizzato; il raddoppio è una fucilata da campione, chi vorrà portarlo via dal Sassuolo sa di investire per i prossimi dieci anni in un ragazzo tutto made in Italy. Sarà dura per Verratti togliergli il posto. 
Ottimo e abbondante il resto della comitiva, Spinazzola ha corso più di tutti gli svizzeri messi assieme, Jorginho ha dettato tempi e idee mentre Barella è ancora atteso a una prestazione poiù lineare e meno impulsiva.

Ora aspettiamo il Galles per ribadire il primo posto. Stiamo bene, a parte Chiellini che ha sentito una saetta passargli per la coscia sinistra, dopo un gol annullato dalle formiche del Var.

Tony Damascelli