“Pirlo viene salvato dai due uomini discussi con la valigia pronta. Vittoria importante ma forse inutile, perché le altre in corsa per i posti in Champions vanno via sciolte”.

Buffon para un rigore. Cristiano Ronaldo segna il centesimo gol in bianconero. Più che Juventus è Vetustas, il calcio spiazza pronostici e sentenze, Pirlo viene salvato dai due uomini discussi con la valigia pronta. Vittoria importante ma forse inutile, perché le altre in corsa per i posti in Champions vanno via sciolte, anzi il Milan rende ridicolo il Torino indecoroso, sette gol sono un risultato che bolla il gruppo granata che ogni tanto scalda i cuori con il passato di un grande Torino ma poi torna nella cronaca contemporanea ed è roba piccola, senza dignità.

Ha vinto l’Atalanta che non poteva essere certamente molestata dal Benevento che, a parte i lamenti e le denunce patetiche sugli arbitraggi, scivola verso la retrocessione. Il Napoli già aveva dato, nell’anticipo, una dimostrazione di salute mentale e fisica. Qualcosa di meglio, ma non ci voleva molto, ha offerto la Juventus però dopo una delle solite partenze disarmanti, il rigore causato in coppia prima di Rabiot e poi da un ex gloria della difesa, Bonucci in fallo su Raspadori ha esaltato Gigi Buffon che ha impedito il gol di Berardi. Poi Rabiot si è ricordato di avere, oltre allo chignon, anche il tiro e così Pirlo si è ripreso dalla disperazione che già Arthur, un equivoco brasilero, gli aveva procurato.

Ronaldo ha sistemato la pratica come soltanto un campione sa fare, stavolta su assist sempre del francese di cui sopra e poi Dybala si è ricordato di essere stato un talento argentino con il terzo gol di eleganza e precisione. Vittoria di respiro ma il destino della Juventus sembra segnato, domenica a Torino proprio Antonio Conte, che ha costruito la straordinaria avventura dei nove scudetti, potrà chiudere la storia e togliere le ultime speranze di Champions alle sua ex squadra e società. Mi auguro che lui e l’Inter vengano accolti come si debba ai campioni dai campioni. Poi la partita dirà altre verità.

Tony Damascelli