Messo in bacheca lo Scudetto tanto agognato, l’Inter sembra essersi adagiata, anche se dai risultati del campo non si direbbe. Dopo aver battuto la Roma 3-1 a San Siro, Lukaku (autore della terza rete interista) ha trascorso la serata in compagnia di tre compagni: Achraf Hakimi, Ivan Perisic e Ashley Young. Nulla di strano, se non fosse che i calciatori hanno festeggiato il compleanno dell’attaccante interista fino alle ore piccole della notte, violando dunque le regole anti-Covid.
Sulla vicenda aleggia un mistero. Le pagine di cronaca calcistica e non solo si interrogano sull’identikit della persona che ha segnalato l’accaduto ai Carabinieri, che sarebbero poi intervenuti e avrebbero rilasciato le multe ai giocatori nerazzurri. “Da qualche ora – ci ha riferito in diretta il giornalista di Calciomercato.com Pasquale Guarro – la voce che circola a Milano è che sia stata la compagna di un calciatore dell’Inter che abbia dato questa soffiata”.
Questa la ricostruzione dei fatti del giornalista con Luigia Luciani e Stefano Molinari e Lavori in Corso.
“La ricostruzione offerta dal club è diversa da quanto emerso finora. Lukaku ha spiegato che loro si sono uniti a una cena già in corso e che quindi sono semplicemente andati là a mangiare e ovviamente questa cena si è poi protratta oltre il previsto. Si è giustificato dicendo ‘E’ vero, era il mio compleanno, ma fosse stata una festa da me organizzata avrei invitato quantomeno il mio entourage, il mio allenatore’. Il disagio si è creato anche perché quando Lukaku è uscito dal ristorante i Carabinieri lo hanno trovato con un pacco regalo in mano. Allora hanno immaginato che ci fosse qualche festa. In realtà il pacco regalo era un dono di un suo compagno di squadra.
Questa è la spiegazione che hanno fornito. L’unica infrazione sarebbe quella di non aver rispettato il coprifuoco, almeno secondo loro. E l’Inter ha deciso di credergli e non ci sarà una multa.
Da qualche ora la voce che circola a Milano è che sia stata la compagna di un calciatore dell’Inter che abbia dato questa soffiata. Io non ci credo molto che un compagno di squadra possa aver fatto una cosa del genere, anche perché di solito i compagni di squadra sono i migliori complici di queste cose.
Non ci sarà né una multa, né una punizione sportiva, perciò i giocatori faranno parte della trasferta di Torino“.