Un farmaco si può utilizzare anche se ancora in fase sperimentale laddove non esistano cure alternative valide. Lo dice una direttiva comunitaria del 2006 e, di fatto, è ciò che sta accadendo con i vaccini anti-Covid. Ma cosa succede se delle cure alternative esistono?

È l’interrogativo posto dall‘Avvocato Alessandro Fusillo che, insieme al Dott. Franco Trinca ha depositato una denuncia contro il Governo per i danni causati dalla gestione della pandemia.

Stando a quanto riportano nel documento, infatti, non solo delle cure contro il Covid esistono, come esistono anche dei farmaci efficaci che sono già in uso presso la medicina di base e la medicina ospedaliera, ma oltretutto sin dall’inizio della pandemia, sono centinaia e centinaia i medici che hanno curato i loro pazienti e che hanno comunicato i loro risultati all’esecutivo. Eppure, ad oggi, si insiste sulla linea del vaccino e delle chiusure come unica forma per arginare l’epidemia.

“Io ho paura – afferma l’Avv. Fusillo – sono preoccupato. La gestione della sanità pubblica è in mano a persone che stando ai fatti hanno completamente trascurato quello che sarebbe stato un corso di azione corretto, valido e saggio”.

Ecco cosa ha detto insieme al Dott. Trinca a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Io ho paura. Sono preoccupato. La gestione della sanità pubblica è in mano a persone che stando ai fatti hanno completamente trascurato quello che sarebbe stato un corso di azione corretto, valido e saggio. Se anche non fossero stati convinti, creiamo un confronto.

Un’interpretazione molto malevola ma che purtroppo è evidente c’è: una direttiva comunitaria del 2006 che dice che i farmaci sperimentali possono essere provvisoriamente autorizzati alla messa in commercio se non c’è una cura valida alternativa. Noi abbiamo delle terapie sperimentali che vengono addirittura imposte, parlo degli operatori sanitari, perché si continua a dire che non c’è nessuna possibilità di curare il Covid-19. L’ultimo fatto gravissimo è l’appello del Ministero della Salute e dell’Aifa contro il Tar del Lazio che annullava la nota Aifa che sconsigliava l’uso dei farmaci. Se devo mettere insieme i fatti rimango scioccato. Loro stanno combattendo una guerra contro dei farmaci che medici sul campo hanno dimostrato essere efficaci”.