La Pasqua del 2021 sembra potersi a tutti gli effetti classificare come un capitolo di qualche romanzo distopico e dispotico. A suffragare questa tesi, che pure a tutta prima potrebbe apparire esageratamente radicale, è una congerie di notizie che si accumulano celermente in queste ore. Tali notizie contribuiscono a far apparire Orwell come un dilettante.

Il quotidiano La Nazione ci segnala in questi giorni che si sono intensificati i controlli e che si presterà molta attenzione alle dosi da asporto nei ristoranti. Ebbene, grazie alla sorveglianza delle dosi di asporto si potranno sgominare pericolose bande familiari che osano sfidare i Dpcm o che osano radunarsi per il giorno di festa.

Il Corriere di Bologna ci informa poi che nella città detta “La Dotta”, ma che ormai andrebbe appellata “La Blindata”, vengono impiegati elicotteri per stanare dall’alto pericolosissimi assembramenti di esseri umani che ancora non hanno metabolizzato il sacro principio del distanziamento sociale.

La cosa su cui bisogna ragionare seriamente è che in nome della lotta al virus, ancora una volta, viene giustificato l’ingiustificabile. Viene cioè giustificato un regime in piena regola, ogni giorno più opprimente e disumano. Un regime che sempre si legittima grazie alla collaudata narrazione biosecuritaria.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro