La notte dell’Olimpico porta consiglio alla Roma, oltre alla qualificazione in semifinale: la zampata di Edin Dzeko e la grande prova difensiva dei giallorossi mettono nel bottino la semifinale contro il Manchester United. L’Ajax tiene il pallino del gioco e ci crede fino all’affondo del bosniaco, propiziato da una grande galoppata del giovane Calafiori.
Ora un ostacolo rosso diavolo divide la squadra di Fonseca dalla finale, ma il bottino della qualificazione tra le prime quattro, resta.
Ecco l’analisi ‘A botta calda’ del Presidente USSI Luigi Ferrajolo
“Un aggettivo per descrivere la serata? Direi esaltante. Esaltante il risultato, non la prestazione. Ma questo è un risultato che annega e cancella ogni considerazione tecnica, perché ne possiamo fare diecimila, ma questa squadra – che non è certo partita per spaccare il mondo – è arrivata in una semifinale europea, dove ci sono signore squadre come Arsenal, Manchester United e Villareal.
Ed è tra le ultime otto promosse in Europa; non è la Champions ma anche in quest’ultima fase di questa coppa ci sono squadre di livello.
Adesso prepariamoci a sentire i soliti imbecilli, che chiamo per nome e cognome, che cominceranno a dire “eh, però se esce in semifinale…”, “eh, però se non vince la coppa…” ecc… per la Roma questa è già una grande prodezza. Certo, anche un po’ di buona sorte, ma io non ho mai visto una squadra andare avanti senza un po’ di fortuna (e merito).
Se entriamo nella partita e dimentichiamo per un attimo il risultato, che è la cosa più importante, vi dico che a me non piace vedere la Roma che subisce il gioco. Sono abituato a vedere una Roma che fa il gioco.
Inoltre come c’era stato quel rigore all’andata, in quel gol del 2-0 annullato all’Ajax per fallo evidentissimo io mi chiedo come sarebbe andata se non ci fosse stato il Var: ci sarebbe stato da mangiarsi i gomiti, il telefono, la radio. per fortuna il Var ha fatto giustizia di una pu***nata dell’arbitro. Se non avessero annullato quel gol, probabilmente la Roma non si sarebbe ripresa.
Detto ciò ha lasciato giocare troppo gli altri, ha fatto solo la fase difensiva tranne che negli ultimi minuti, dopo l’episodio che ho menzionato: lì abbiamo visto una Roma propositiva.
Detto questo faccio i complimenti alla Roma e a Fonseca. Ora non rompete le scatole con “la Roma però deve vincere o non ha fatto niente”. Perché questo è un mondo vigliacco”.