Oggi leggo commenti di forte indignazione su tutti i social per la decisione del Governo di prorogare il coprifuoco alle 22.00.
Sono tutti indignati, sembrano cadere dal pero chiedendosi come mai il Governo perseveri nell’errore di adottare misure che, di fatto, condannano a morte interi comparti.
Forse non ci siamo capiti, ribadiamo alcuni concetti.
Si chiama Mario Draghi, a dicembre 2020 è seduto nel board di una commissione dell’oligarchico Gruppo dei Trenta per preparare un report a sua firma sulla gestione dell’economia post-Covid da provare poi a imporre ai governi.

Nel report scrivono che molte aziende, a causa del Covid, sono diventate “zombie“, ossia morti che camminano: usano testuali parole! Quindi meglio accompagnarle al fallimento onde evitare che ricevano soldi dal sistema finanziario che poi non potranno restituire, creando problemi di insolvenza a quel sistema che proprio Draghi rappresenta insieme agli altri 29.
Ma come poter imporre queste regole ai Governi se porteranno al fallimento di molte aziende? Semplice: Mario Draghi si alza dalla poltrona del Gruppo dei Trenta e due mesi dopo si va a sedere sulla poltrona di Presidente del Consiglio in Italia

In tanti oggi mi dicono: “Ma Draghi non lo ha capito che se mantiene il coprifuoco fino alle 22.00 porta al fallimento tante aziende del comparto turistico e non solo?“.
Certo, cari amici. Mario Draghi lo aveva già capito a dicembre 2020.

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