Basilicata, in massa per il vaccino Astrazeneca senza prenotazione ▷ Il racconto del Governatore Bardi

Un grande quantitativo di vaccini Astrazeneca rischiava di andare perduto in Basilicata, da qui l’idea di creare un open day nel quale dare alla gente la possibilità di vaccinarsi senza prenotazione. A farlo è stato il Generale Vito Bardi, esponente di Forza Italia e Presidente della Basilicata, che, in accordo con il Generale Figliuolo, ha dato il via all’iniziativa.

File lunghissime a Matera e Potenza per ben due giorni, tanto da destare alcuni disordini per via degli assembramenti. Il vaccino, riservato agli over 60, è stato così somministrato a chi si è presentato, dando prova, secondo quanto indicato dal Governatore Bardi, di non avere alcun timore di Astrazeneca. La campagna vaccinale della nota azienda farmaceutica ha infatti avuto alti e bassi riguardo gli effetti collaterali, ma questo non ha fermato le centinaia di persone che sin dalla mattina si sono messe in coda per ricevere la dose del farmaco.

Vito Bardi ha fatto un resoconto dell’open day in diretta a “Lavori in corso”. Ecco cosa ha detto a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Open day AstraZeneca

“L’open day è stato un successo inaspettato. Domenica avevamo grandi quantità di AstraZeneca che non erano state somministrate. Mi sono sentito con il Generale Figliuolo e abbiamo provato a vedere se si poteva intervenire facendo un’apertura senza prenotazione. Abbiamo fatto questo esperimento e, soprattutto il primo giorno, sono intervenute una gran massa di persone.

Questo ha significato che la gente ha voglia di vaccinarsi e ha capito che anche il vaccino AstraZeneca è sicuro come il Pfizer e Moderna. A parte qualche assembramento iniziale, data la copiosità della gente intervenuta, si è potuto fare molti vaccini, continuati il giorno successivo. Abbiamo preso la fascia dai 60 agli 80 anni.

Il messaggio che ha trasmesso questa gente, e che noi vogliamo pure trasmettere, è quello di dire che la gente ha voglia di vaccinarsi e, di fronte alla paura di poter prendere il Covid, sicuramente preferisce il vaccino. E’ l’unica alternativa a questa pandemia che anche nella nostra regione è dilagante.

Il documento relativo alla richiesta di riaperture

“Il documento in larga massima è condiviso in tutte le regioni. Quello che si è, da parte di alcuni, voluto sottolineare è che queste aperture vengono effettuate con una gradualità e tenendo conto delle differenze dei territori. Si è parlato molto di alcune attività, soprattutto quelle dei ristoranti. Si è fatto riferimento lo stesso alle piscine e palestre.

L’obiettivo che si deve raggiungere deve essere comune. Non si può pensare che alcuni possono aprire e altri no. Si è parlato anche della possibilità di ripristinare la zona gialla.

L’interlocuzione è valida. Dobbiamo meglio conoscerci e conoscere i ministri che compongono il nuovo Governo. Qualche attenzione in più deve essere riservata alle regioni per ciò che riguarda il Recovery Fund. Il Governo deve chiarire in che modo deve avvenire il coinvolgimento al riguardo.

Lo Sport? La Vezzali ha delle ragioni e bisognerebbe sostenerla. Un grosso problema è la chiusura delle piscine. Si è dimostrato che in acqua il virus ha poca vita eppure le piscine sono tutte chiuse”.