È ufficiale: i protocolli del Ministero che riguardano le linee guida che i medici di base dovevano seguire rispetto ai pazienti Covid sono ora sospese. Le disposizioni sulla ‘vigilante attesa’ e sull’impossibilità dei medici di somministrare farmaci sono state annullate da una sentenza del Tar.

È stato accolto il ricorso presentato dai medici Fabrizio Salvucci, Giuseppe Giorgio Stramezzi, Riccardo Szumsky e Luca Poretti contro la nota AIFA del 9 dicembre 2020 a proposito di “principi di gestione dei casi Covid-19 nel setting domiciliare“.

“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – si legge nella sentenza – ha pronunciato la presente ordinanza per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota AIFA del 9 dicembre 2020 (…) nella parte in cui nei primi giorni di malattia da Sars-covid prevede unicamente una ‘vigilante attesa‘ e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da covid”.

Cambiano completamente le carte in tavola: i medici che da un anno si occupa dei pazienti Covid andando casa per casa ora non potranno più essere ignorati.

A commentare la sentenza è intervenuto ai nostri microfoni uno di quei coraggiosi medici che hanno scelto di curare i pazienti anziché sottostare alle regole rivelatesi insensate del Ministero. Un medico che più volte era stato ospite di Radio Radio proprio per raccontare la verità oltre i protocolli: con Francesco Vergovich e Fabio Duranti, ecco cosa ha detto a ‘Un giorno speciale’ il Dott. Andrea Stramezzi, Medico Chirurgo e volontario del gruppo ‘Medici Covid19’.

“La sentenza è splendida. Il giudice evidentemente ha ragionato. La sentenza è fantastica perché va oltre il problema del Covid: sancisce che non si può vietare l’utilizzo dei farmaci normalmente utilizzati in terapia ai medici. Un medico ha il diritto-dovere di utilizzare i farmaci che ritiene più adatti a quel paziente in quel momento. Questo è fondamentale.

Poi c’è la parte della vigile attesa: si sancisce che non si deve attendere. I malati si curano, non si lasciano da soli abbandonati a casa in attesa che diventino gravi. È una sentenza storica. Ovviamente è una sospensione temporanea in attesa del giudizio di merito, ma l’udienza è fissata a luglio. È ovvio che non andrà mai in udienza, perché il Prof. Palù sta già preparando delle nuove linee guida e a luglio non ci sarà più la norma. Abbiamo vinto, è per questo che è una sentenza storica”.