Mancanza di cure domiciliari: è stato questo il grave danno dell’Italia nella lotta contro il Covid. A dirlo, da ormai un anno, sono tantissimi medici che da nord a sud hanno curato i propri pazienti a casa nelle primissime fasi della malattia e senza ricorrere a mezzi straordinari, ma “semplicemente” utilizzando farmaci già noti e che fanno già parte della prassi medica per questa tipologia di infezioni.
Soggetti a rischio come anziani o pazienti affetti da gravi patologie si sono salvati proprio grazie a questa coraggiosa deroga dai protocolli che prevedevano “tachipirina e vigile attesa” e che oggi, tra l’altro, risultano anche “annullati previa sospensione” grazie a una sentenza del Tar del Lazio.
Eppure, dati su mortalità e ospedalizzazione ridotti ad alcuni non bastano: non solo c’è ancora chi ignora e tenta di far passare in sordina l’efficacia di questa sorta protocollo trasversale, ma addirittura c’è anche chi lo attacca.
“I medici che con uno ‘stile Di Bella’ si ostinano a usare l’idrossiclorochina contro tutte le evidenze scientifiche dovrebbero essere radiati dall’Ordine”. Così Roberto Burioni ha commentato sui suoi canali social un articolo che riportava l’esperienza di alcuni medici che ad Alessandria hanno adottato idrossiclorochina e cure domiciliari sui loro pazienti per fermare il Covid. Parole inaccettabili secondo una grande parte della comunità scientifica.
Fabio Duranti e Diego Fusaro hanno discusso insieme a Francesco Vergovich della notizia: “Dovrebbe essere lui radiato dall’Ordine dei Medici per queste dichiarazioni – ha detto Duranti in diretta – lui ha paura, paura che venga fuori che proprio l’approccio Di Bella fosse quello corretto”.