“Juventus in finale, Conte eliminato. Pirlo si ritrova con una supercoppa e la qualificazione alla finale. Per un debuttante al ballo è grasso che cola”

Juventus in finale, Conte eliminato. Non ho scritto apposta Inter perché la sconfitta è dell’allenatore salentino che a parte le solite isterie che hanno accompagnato la sua partita, ha sbagliato la lettura della stessa, intestardendosi nella ricerca delle combinazioni per Lukaku che è stato azzerato da  De Ligt così come Lautaro non ha mai visto la porta con l’ossessione e l’oppressione di Demiral.

Ha sofferto di più Handanovic sulle conclusioni di Ronaldo che Buffon, dunque, mai severamente impegnato. Ha giocato molti palloni Hakimi grazie anche alla latitanza dell’inutile Bernardeschi tenuto in campo troppo a lungo da Pirlo e pure Kulusevski è stato un  peso superfluo per Ronaldo lasciato puntualmente solo. La Juventus ha tenuto compatto il proprio schieramento difensivo e il centrocampo, privo di Asrthur e di McKennie ha usufruito del buon lavoro di Rabiot mentre Bentancur ha sciaguratamente sbagliato alcune uscite e ha esitato due volte nella conclusione a rete.

Juventus ordinata e mai in vero affanno se non per alcune distrazioni ma è stata l’Inter a deludere, bloccata davanti e anche con il suo migliore uomo, Barella, invischiato nel non gioco di centrocampo là dove Eriksen e Brozovic si sono divisi a metà il lavoro e a metà lo hanno prodotto. E’ la seconda eliminazione pesante per Conte, fuori dalle coppe europee e fuori dalla Coppa Italia. Non ha alibi e non può cercarli se non nei propri limiti, gli resta lo scudetto ma non ha l’umiltà che dovrebbe servire per comprendere la lezione.

Pirlo si ritrova con una supercoppa e la qualificazione alla finale. Per un debuttante al ballo è grasso che cola. E il film deve ancora incominciare davvero.

Tony Damascelli