In queste settimane si è discusso molto della mia pillola che pubblicammo qui su Radio Radio in data primo settembre 2020, nella quale annunciai che il Governo Conte aveva i giorni contati e che a farlo cadere sarebbe stato Matteo Renzi.

Ma c’è la prima parte di quella previsione, a cui è stata data meno importanza, che però a mio avviso è ancora più significativa. Spiegavo infatti in quell’occasione che il Governo Conte sarebbe caduto per l’esigenza di sostituirlo con un Governo fortemente atlantista. Le scelte di Conte di non chiudere a Huawei sul prioritario dossier 5G come richiesto dagli americani e le scelte di Patuanelli, allo sviluppo economico, di annunciare addirittura che l’Italia avrebbe aperto alle tecnologie cinesi sono alcuni dei motivi che avrebbero decretato, senza dubbio, la fine di quel Governo.

In un momento cruciale come questo in cui siamo chiamati a fare delle scelte di campo decisive che riguardano le nuove tecnologie e le infrastrutture da utilizzare ma dalle quali dipende il complessivo posizionamento geopolitico del paese, parliamo quindi di scelte irreversibili, che ovviamente il vero potere di certo non avrebbe lasciato nelle mani di un Patuanelli qualsiasi. Anzi, come riporto nei dettagli nella mia inchiesta “21 coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova guerra fredda Usa-Cina”, quando Patuanelli aprì pubblicamente ai cinesi, fu Giorgetti ad essere convocato dall’ambasciatore americano perché fu Giorgetti che, precedentemente, era andato negli Stati Uniti per rassicurare gli americani sul dossier 5G. E fu ancora Giorgetti che alla camera di commercio americana in Italia, sempre di fronte all’ambasciatore americano fece intendere che erano disposti a un riassetto di Governo qualora i 5 Stelle e Conte non avessero tenuto fede agli accordi e alle promesse fatte agli americani.

Poi, come abbiamo visto non riuscirono a fare questo riassetto voluto con la caduta del Governo giallo-verde perché Conte riuscì in un riavvicinamento con Trump, facendo il doppio gioco con la Cina e nacque il Conte Due ma quello che si è realizzato adesso con il Governo Draghi è esattamente quello che avevano in mente gli apparati USA. Quindi, via Patuanelli dallo sviluppo economico e sostituito ovviamente dalla massima garanzia sul dossier 5G che è Giorgetti.

Confermato Guerini che nel Conte Due si è battuto più degli altri per tenere fuori Huawei e rispettare i dictat che loro chiamano suggerimenti americani e arrivo di Draghi fortemente gesuita e atlantista, personaggio molto autorevole, forse l’unico in grado di bilanciare le scelte di Papa Francesco, a sua volta invece gesuita e filocinese.

Ora permettetemi di dire che se i ministri precedenti avessero letto la mia inchiesta o avessero dato attenzione alle pillole che abbiamo pubblicato quotidianamente sull’argomento attraverso questa radio, forse ci saremmo risparmiati due Governi perché ero stato molto chiaro: in piena guerra fredda tra USA e Cina, nel paese con più basi Nato come l’Italia, o toglievano i filocinesi dai ruoli chiave o i governi sarebbero continuati a cadere.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo