Con il sostegno del Movimento 5 Stelle a Mario Draghi, i pentastellati paiono essersi dati il colpo di grazia. Sono in tanti a sostenere che alle prossime elezioni il caro e buon vecchio 33% sarà solo un lontano ricordo. Rimarranno soltanto le macerie?

Secondo il filosofo Paolo Becchi sarebbe stato proprio Beppe Grillo a dare un ultimo barlume di speranza al Movimento. Starebbe infatti nella svolta green l’ultima spiaggia per un 10% alle prossime elezioni.

Ma cosa ne pensa lui della mossa di appoggiare il Governo Draghi? E cosa ci aspetta se, effettivamente, sarà proprio lui a guidare il prossimo esecutivo?

Sulla questione Becchi si tiene alcune riserve: “Io non ci metto la mano sul fuoco, ma dico di dargli una chance. Cosa volevate al Governo? Era meglio Conte-ter?”

Ne ha parlato in diretta a ‘Lavori in corso’. Ecco come ha risposto alle domande di Stefano Molinari e degli ascoltatori in filo diretto.

Il voto sulla Piattaforma Rousseau

“Il voto era scontato. È chiaro che è un voto che implica una spaccatura, ma non credo avrà ripercussioni sul Governo, la spaccatura è alla base. Dal 94% dei sì alla Lega, al 70% con il Pd, qui siamo scesi al 60%. Non è vero che i risultati su Rousseau sono sempre scontati o truccati. Non c’è dubbio che il quesito andasse già in una certa direzione, ma gli iscritti sono informati, il voto è stato deciso da persone ben informate.

C’è da dire che comunque le decisioni fondamentali sono state prese con il voto degli iscritti, questo secondo me per Casaleggio è democrazia, poi possiamo essere o no d’accordo, io non sono d’accordo, ma hanno dato la possibilità di votare. Il problema è che il Movimento non è più quello delle origini e stava scomparendo, sarebbe andata così se non ci fosse stato questo ultimo intervento di Grillo che ha trasformato il partito dei Vaffa in partito ecologista. Questa è la grande novità di cui nessuno parla”.

Governo Draghi

“Io penso che bisognerà vedere cosa farà Draghi. Non metto la mano sul fuoco per una persona che ha fatto le privatizzazioni degli anni 90 e la distruzione della Grecia… però dico un momento: le ultime cose che Draghi ha scritto sul Financial Times citando la MMT e cominciando a dire che la questione del debito pubblico è stata impostata male vuol dire o che è bipolare – e dice cose in cui non crede – o che sta cambiando modo di vedere. Quindi parlare dei poteri forti… non è Monti. Io non ci metto la mano sul fuoco ma dico di dargli una chance. Purtroppo di andare a votare ci è stato impedito, quindi che alternative avevamo? Cosa volevate al Governo? Era meglio Conte-ter? Patuanelli?”

La svolta green dei 5 Stelle

“Il Movimento adesso è un partito uguale agli altri, forse anche peggiore degli altri, ma penso che Grillo con questa uscita abbia salvato il Movimento. Secondo me Grillo sta puntando sul settore che da ora diventerà rilevante, cioè quello dell’ecologia e della transizione ecologica… guardate i movimenti verdi nella Germania che ora sono quasi al 10%. Grillo punta sul fatto che in Italia non abbia mai attecchito un movimento verde e ha capito che il 30% se lo scorda ma un partito del 10% può costruirlo, questa è la sua strategia e secondo me non è sbagliata. Io non credo che adesso ci sarà una scissione del Movimento, forse si può ipotizzare in vista delle prossime elezioni”