Non chiedono di essere trattati in modo diverso, non vogliono appartenere a una categoria che li marginalizzi. Le persone con disabilità, costrette a combattere tutti i giorni con un destino che non hanno potuto scegliere, lottano anche per i propri diritti. Un’emergenza sociale, la loro, che si è unita da circa un anno alla crisi sanitaria che ha acutizzato i problemi già presenti nella società.

A queste esigenze la politica non ha mai saputo trovare una chiave di volta adeguata. E adesso con il neo Esecutivo, nonostante l’istituzione di un Ministero della Disabilità, non sembra essersi invertita la tendenza. “Anche con il Governo Draghi c’è una forte disattenzione”: ha rivelato Ileana Argentin, già deputato Pd e affetta sin dal primo anno di età da amiotrofia spinale, nella video intervista a Paolo Marcacci.

Ecco l’intervista di Paolo Marcacci a Ileana Argentin.

Sul neo Ministero della Disabilità

“Anche con il Governo Draghi c’è una forte disattenzione. Ci hanno un po’ messo una pagliuzza negli occhi con il Ministero della Disabilità. Per giunta nelle mani della Lega. Staremo a vedere. La dicitura è orribile e trovo che non sia necessario un Ministero della Disabilità. Siamo cittadini come tutti gli altri, tutti i ministri se ne dovrebbero occupare. Noi non siamo un mondo a parte, ma parte di questo mondo. E invece c’è questa follia di creare una categoria”.

I problemi degli studenti con disabilità

“Molto poco. Il problema sono mensa e trasporti. Mentre un bambino può andare a scuola media accompagnato dai genitori, con i suoi amici, una persona con disabilità ha bisogno di un accompagno con pullmino. Non esistono pullmini omologati per lockdown e virus. E quei pochi che riescono ad arrivare senza pullmino stanno poche ore perché arrivano alle 9:00, alle 11:00 li devi mandare via perché non li puoi far mangiare. Di conseguenza è una tragedia per queste famiglie e anche per i ragazzi stessi, che sono davanti al televisore tutto il giorno”.

La legge non applicata dai ministeri

“Io credo che il vero problema sia quello della negligenza. Non ricordano mai che noi disabili siamo il 7% del Pil italiano. Quindi economicamente siamo fruitori, ma anche attivisti economici importanti. Eppure se ne dimenticano. E cosa fanno: tagliano i nastri per le barriere architettoniche, continuano a dire e a fare cose che non hanno senso come quello del Ministero della Disabilità. Su questo sono indignata. Perché i ministeri non sono adempienti con la legge per l’assunzione dei disabili? Noi parliamo tanto del fatto che i ragazzi con difficoltà devono essere inseriti, ma le più grandi scoperture rispetto a questa legge sono proprio dei ministeri. Quindi i politici fanno le leggi e gli stessi politici non le applicano”.

“Non venite a chiederci il voto”

“Io con grande umiltà lo dico: non ci venite a chiedere il voto. Noi non saremo mai come il Movimento 5 Stelle, nel senso che non diciamo che apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno. Lasciateci dire che in ogni famiglia c’è una persona anziana in difficoltà, non è colpa di nessuno. Ma non vi ricordate di noi solo quando c’è da andare dentro la cabina elettorale. Il virus c’è per noi, come per tutti gli altri”.