Mentre hanno già sfondato la barriera del milione i vaccini contro il covid somministrati in Italia, emergono novità sulla sicurezza del prodotto che se confermate potrebbero preoccupare non poco. Stando a un articolo pubblicato di recente sul British Medical Journal e firmato da Peter Doshi, professore di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici dell’Università del Maryland, l’efficacia dei vaccini targati Pfizer e Moderna sarebbe bassa, tra il 19% e il 29%.

Verrebbero così contraddette le ricerche rese note nella parte finale del 2020, che attribuivano a questi vaccini un esito positivo con probabilità superiore al 90%. Ma soprattutto, se la tesi del dottor Doshi trovasse un effettivo riscontro, le autorità che si occupano della regolamentazione del vaccino avrebbero approvato qualcosa che in realtà non supera i parametri stabiliti.

L’articolo del prof. Doshi si inserisce tra i pareri negativi che illustri esperti, come Montagnier e Raoult, hanno rilasciato in questo periodo. Una riflessione su questo nuovo spunto emerso è stata fatta da Ilario Di Giovambattista, che in diretta ha letto alcuni stralci del pezzo del British Medical Journal. Questa la sua opinione.

“Il dottor Di Bella mi ha mandato un articolo pubblicato dal British Medical Journal: ‘Una stima approssimativa dell’efficacia del vaccino contro lo sviluppo di sintomi del covid-19, con o senza un risultato positivo del test PCR, sarebbe una riduzione del rischio relativo del 19%. Molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per la autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione. Anche dopo aver rimosso i casi verificatisi entro sette giorni dalla vaccinazione, che deve includere la maggior parte dei sintomi dovuti alla reattogenicità del vaccino a breve termine, l’efficacia del vaccino rimane bassa (29%)’. Cioè una ciofeca praticamente.

“C’è una violenza verbale indegna di un Paese civile. Alcune persone, che vogliono tentare di ragionare ancora con il proprio cervello, vengono invase di insulti. E questa è la forza della comunicazione, siamo letteralmente travolti. Ormai si fa passare un premio Nobel come un demente, si fa passare uno dei virologi numero 1 al mondo come un cog***ne. Didier Raoult. Andate a vedere se Luc Montagnier vi sembra un rincogl***ito Io veramente ne sento di tutti i colori, di una violenza che mi fa orrore.

Purtroppo il vaccino è stato fatto di corsa. Chi solleva dei dubbi, che sia anche rispettato. Io non sono contro, sono un vaccinato. Quindi io vi prego di accendere il cervello. Ormai il cervello ce lo stanno spegnendo, per forza”.