E’ risaputo da sempre, ma Chomsky ne ha tratto una vera e propria legge per la vita: se metti una rana nell’acqua bollente, quella salterà fuori per avere salva la pelle. Se invece la poni in un liquido tiepido facendola bollire pian piano, commetti un attentato alla sua vita senza che questa lo sospetti minimamente.
Un concetto ripreso in chiave politica da Overton, con la sua famosa finestra: essa è lo spazio (o meglio, l’intervallo di accettabilità) entro il quale un politico può decidere di prendere decisioni più o meno assurde ai danni o a vantaggio del popolo.

Spostare la finestra implica che i sostenitori di politiche al di fuori di essa persuadano l’opinione pubblica ad espandere la finestra. Al contrario sostenitori della politiche attuali, o simili all’interno della finestra, cercano di convincere le masse che politiche al di fuori della finestra dovrebbero essere considerate inaccettabili.

Uno di questi ultimi è l’economista Valerio Malvezzi, che ha spiegato come starebbero applicando in questo stesso momento la finestra di Overton su argomenti di fondamentale importanza e sempre più presenti nella quotidianità quali l’obbligatorietà vaccinale, il Meccanismo Europeo di Stabilità e la legiferazione (ormai non più considerata straordinaria) tramite Dpcm.

Sentite cosa ha detto ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Jean-Paul Sartre è un filosofo che dice una frase che secondo me è la sintesi del mio pensiero: “L’uomo è condannato ad essere libero”.
Ogni volta che uno stato, un legislatore o qualcun altro mi dice che non sono libero in materia religiosa, in materia economica e fianco in materia sanitaria, io mi ribello. Per me è inaccettabile mentalmente e culturalmente che ci sia qualcuno che voglia fare il mio bene e me lo imponga. Perché delle vie dell’inferno sono lastricate le buone intenzioni.

Se mi si chiede cosa penso dei vaccini non posso esprimermi, perché non ho competenze mediche, ma se uno mi dice che sono obbligato a farli, o che sono obbligato a curarmi, o che devo mettermi la stella gialla perché altrimenti mi mettono in un campo di concentramento, questo mi fa ribollire il sangue.
Mi fa bollire il sangue perché è un principio fondamentale della mia vita, del pensiero occidentale, di millenni di storia: la libertà, che peraltro è il principio fondamentale della nostra Costituzione.

Mi è stato chiesto come vedo il futuro e io ho detto nero, ma non dico nero perché è la mia opinione, ma perché guardo i dati. Il problema è che gli italiani (la maggior parte) sono ormai irrecuperabili, perché dopo 40 anni di lavaggio del cervello ormai la pensano come viene raccontata dai giornali e dalla televisione.
Il problema è che io mi sbaglio a usare il termine ‘lavaggio del cervello’. E’ una manipolazione scientifica, politica, culturale pianificata e deliberata che fa ragionare le persone come con la finestra di Overton, cioè, ad un certo punto c’è qualcuno che dice una cosa totalmente inaccettabile che non sarebbe nemmeno contemplabile in un paese normale, come “uno Stato non può avere la sua moneta”: se l’avessimo detto qualche decennio fa ci avrebbero preso per matti.
La stessa tecnica viene usata in materia di idee, in materia religiosa, in materia sessuale.

La tecnica è sempre la stessa: viene detto qualcosa di inaccettabile e violento contro cui l’opinione pubblica si scatena, ma intanto si mette un seme.
Il passaggio successivo è costruire un pensiero per il quale quella frase viene, sì, considerata inopportuna, ma non vietata, cioè con delle riserve accettabili.
Poi attraverso il controllo delle televisioni, dei telegiornali e via discorrendo si manovra l’opinione pubblica per cui quella cosa diviene accettabile: è sempre stana e non condivisibile, ma va accettata per ragioni pseudo-morali.
Poi ad un certo punto – e lì entra in gioco l’economia – ci spiegano che è utile, cioè diventa la motivazione per la quale accettare una roba che prima era inconcepibile. Guardate cosa fanno col Mes e ditemi se non è esattamente questo schema di pensiero: è utile, costa poco, vabbè ci mettono in galera ma ne vale la pena.
Fanno la stessa cosa coi vaccini: tu non puoi muoverti se non hai, come i cani, la tua patente.

Viene poi dirottata la scienza in modo da creare delle vere e proprie campagne di marketing (quelle che stanno facendo sotto i nostri occhi, lo hanno anche dichiarato) e l’ultimo passo è la legalizzazione: quando tu hai passato queste sei fasi di preparazione dell’opinione pubblica, a quel punto passi alle vie normative.

E’ accaduto con i Dpcm, io non sono un giurista, ma queste sono cose che si studiano al primo anno di qualsiasi università. Hanno applicato anche qui la finestra di Overton: una fonte del diritto come i Dpcm non possono superare la Costituzione, che sta al di sopra.
Prima vi dicono che quest’organo monocratico (perché quello è) varrà solo a marzo, poi comincia a diventare quotidianità, come quest’estate quando ci hanno detto che valeva per l’emergenza economica, finché non diviene legge
“.