Ha fatto notizia l’iniziativa coraggiosa di uno dei tanti ristoratori italiani che si ritrova, a pochi giorni dal nuovo Dpcm, esausto e senza risorse per affrontare ulteriori mesi di chiusura.
“Noi rimaniamo aperti sia a pranzo che a cena”: un gesto di ribellione, quello raccontato dal titolare del ristorante Regina Margherita di Modena Hermes Ferrari, che gli costerà sanzioni e richiami, ma che vista la situazione, spiega, è inevitabile.
#IOAPRO: questo il motto ufficiale della protesta che avrà luogo in tutta Italia a partire dal 16 gennaio. A ‘Lavori in corso’ i dettagli su come i ristoratori si stanno organizzando e sulle loro richieste al Governo. L’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
“Mense aperte, autogrill aperti: non è giusto che noi dobbiamo restare chiusi. Sanzioni? Peggio di così non può andare: io tutte le sere non incasso. Ho perso 200 mila euro.
Siamo stanchi di subire questo sopruso da parte di questo Governo. Noi rimarremo aperti a pranzo e a cena, rispettando il coprifuoco delle 10. Non voglio creare problemi alla gente che verrà nel mio locale.
Nella mia zona in molti faranno la stessa cosa. In Italia saremo oltre 50 mila attività. Questa è la nostra vita! Sono i risparmi di una vita!
Ho speso 10 mila euro per mettermi a norma, se mi avessero detto che mi avrebbero fatto chiudere me li sarei tenuti in tasca.
Le manifestazioni in piazza come quelle che abbiamo fatto a maggio non servono più. Oggi serve fare qualcosa di concreto. È l’unico modo di far capire al Governo che nonostante ci abbiano fatto chiudere i locali la pandemia ha continuato a mietere vittime, quindi non siamo noi gli untori”.