Il tribunale mediatico italiano oggi ha emesso un’ulteriore sentenza. Come un vero e proprio giudice il Corriere della Sera ha battuto il martelletto, decretando come “antiscientifico” il Metodo Di Bella. A distanza di 23 anni esatti dallo scoppio del caso sulla discussa terapia antitumorale, appare nella prima pagina online della testata un video intitolato “Dalle cure miracolose ai no vax, ecco quando e come nasce l’antiscienza in Italia”.

Incrociando la cura elaborata dal professor Luigi Di Bella con la strettissima attualità legata al covid e al vaccino, il Corriere ha fatto un salto nel tempo tra le questioni sociali e scientifiche più controverse della storia recente. Torna così a far discutere quel periodo della sperimentazione del Metodo, che già all’inizio suscitò polemiche per le modalità con cui venne attuata.

Per commentare questo nuovo atto contro la terapia e per raccontare nuove pagine di una storia ancora poco trasparente, il dottor Giuseppe Di Bella è stato ospite ai microfoni di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci. Ecco l’intervista al Prof. Di Bella.

“Sono loro che parlano di cure miracolose. C’è una spiegazione: siccome loro sono perfettamente consapevoli di non ottenere nessuna guarigione in tumori come quelli del pancreas, definiscono il Metodo come cure miracolose. Perché è al di fuori dei loro parametri e delle loro possibilità. Ma la gente con la nostra cura guarisce sul serio. Per loro è un miracolo perché non hanno i risultati sperati.

Dopo 25 anni di disinformazione e di propaganda contraria non riescono nella maniera più assoluta ad affossare questa terapia. Loro fanno affermazioni, ma io ripeto spesso che quando la gente vuole sapere la verità di un’affermazione deve chiedere che venga documentata. Questi parlano senza documentare assolutamente nulla. Se c’è una cosa che ignorano è l’aspetto più importante: la teoria è documentata e validata nelle banche dati mondiali.

Allora parliamo del 23.12.97. Comunicato stampa n.267 del Ministero della Sanità firmato dal ministro: ‘Considerata l’esistenza del cosiddetto Metodo Di Bella per il trattamento di varie patologie oncologiche; Considerati i pareri su detto Metodo resi dalla Commissione oncologica nazionale, dalla Commissione unica del farmaco (e tutta una serie di personaggi illustrissimi)… mancanza di fondamento scientifico documentato del Metodo Di Bella. Questo è un documento ufficiale. Nello stesso periodo facendo la revisione della letteratura mondiale c’erano 7040 lavori che confermavano l’impiego e la scientificità del Metodo. Siamo di fronte a un fenomeno di questo genere. A livello istituzionale si fa un’affermazione che non ha nessun corrispettivo nei dati scientifici. Sono documentazioni vuote di scientificità e di verità.

Quello che sta scatenando l’ondata di diffamazione verso la terapia è l’aumento continuo non solo dei risultati, ma anche delle sentenze a favore. Stanno scatenando una reazione rabbiosa da parte di tutta l’informazione che fa parte di un unico sistema di potere. Non c’è nulla che dimostra la loro verità: è questo il punto”.