Dobbiamo tutti reinventarci. La politica deve mettere in discussione una serie di certezze, ma guai a snaturarsi“. Enrico Stefàno, Presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale e storico consigliere M5S non è mai stato per le mezze verità, e torna a bomba sulla vera natura del MoVimento non solo romano, ma nazionale, partendo dal dibattuto tema della ZTL capitolina.
Una follia riaprire i varchi“, scrive in un lungo post su Facebook che suona come un’ammonizione alla Giunta Grillina, come conferma Stefàno stesso a ‘Lavori in Corso’.

Un ribelle? Un dissidente? “No, faccio notare gli errori ed evidentemente ne sono stati fatti di più ultimamente“.
La sua intervista ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Mi sono avvicinato a Beppe Grillo 15 anni fa perché eravamo gli unici – probabilmente ancora lo siamo su alcune cose – che hanno rappresentato una rottura con il passato, una rottura degli schemi.
Noi siamo stati votati a Roma per fare le cose che gli altri non potevano o non volevano fare. Se invece su alcuni temi come quello della ZTL abbia ricreato lo stesso dialogo tra il commerciante che pensa che legalizzare la doppia fila sia la soluzione a tutti i mali e noi ci prestiamo a questo, non siamo coerenti con il programma e con la spinta con cui ci siamo presentati e con la quale siamo stati eletti.

La mia posizione viene confusa come se dicessi che è proibito prendere l’automobile o che vanno presi solo autobus e bicicletta. Non sto dicendo questo, ma il centro storico è egualmente raggiungibile. Io lo faccio spesso, non vado solo coi mezzi pubblici, anzi il più delle volte vado in automobile parcheggiando nelle zone limitrofe alla ZTL che nella peggiore delle ipotesi distano 5 minuti a piedi dal centro e puoi tranquillamente lasciare l’automobile in uno dei parcheggi in struttura.
Il centro storico di Roma si può godere anche così.

Sono molto combattuto se andare avanti o meno. Da un lato veramente tante persone mi scrivono e forse la cosa più bella che mi dicono è che a prescindere dalle appartenenze seguono la mia idea di città.
Dall’altro ho vissuto quant’è difficile governare questa città, portare avanti temi e questioni che nel 2020 forse potrebbero essere patrimonio di tutti. Ovviamente è compito della politica educare, spiegare ai cittadini determinate scelte, però viviamo un momento di cambiamenti straordinari al livello globale, e come ho detto in altre occasioni in altre capitali europee istituiscono l’assessorato ai 15 minuti perché si vuole ripensare tutta la città creando nell’arco di 15 minuti tutti i servizi ai cittadini, e qui ancora discutiamo della ZTL che è una conquista della fine degli anni ’90.

Noi del Movimento dobbiamo sicuramente evolvere, però questo non significa snaturare i propri principi, i propri valori, il proprio metodo, che era all’inizio un metodo di rottura. Questa era la forza del movimento