Non sarà sfuggito neppure a voi, almeno a quanti tra voi sogliono essere attenti e rientrano nella categoria di quelli che Prezzolini chiamava gli apoti, quelli che non si bevono tutte le menzogne diffuse a reti unificate dall’ordine dominante.
Ancora non è finita la seconda ondata e già parlano a tambur battente della terza, quella che giungerà con il cominciamento dell’anno nuovo.

Precisiamo allora cosa sta accadendo in un quadro sintetico e plausibile.

Stiamo vivendo nel cuore della seconda ondata e quindi nel vivo del ritorno alla Fase 1 che già avevamo previsto in tempi non sospetti. Dicevamo infatti che dopo il breve periodo della Fase 2 si sarebbe tornati alla prima fase, con un ritorno completo alle misure dell’emergenza estrema secondo quella che subito abbiamo definito la pandemia dello Yo-Yo, o del rocchetto.

Il peggio della Fase 2 deve ancora arrivare se è vero che sarà un Natale letteralmente da incubo. Addirittura con i droni e con 70mila uomini delle forze dell’ordine che verranno mobilitati non per combattere la mafia, fermare il terrorismo o bloccare i delinquenti.
Niente affatto. Verranno dispiegate 70mila forze dell’ordine per controllare gli italiani di modo che non osino riabbracciarsi in famiglia, spostarsi tra regioni e “fare la parte dei furbetti”, come già vengono chiamati con disprezzo dall’ordine giornalistico del discorso che ha già deciso di accusare come furbetti e delinquenti quelli che oseranno andare alla messa di mezzanotte o dai loro cari fuori regione.

Ebbene, mentre il nuovo ordine orwelliano si sta affermando, già l’ordine del discorso terapeuticamente corretto si proietta in avanti e lascia trasparire quella che sarà verosimilmente la terza ondata, prossimamente su questi schermi da gennaio-febbraio 2021.

Ecco allora che la teoria del rocchetto da noi formulata – purtroppo, sottolineiamo – viene suffragata dai fatti.
Dopo questa Fase 1 dell’autunno-inverno 2020, ci sarà una breve Fase 2 con allentamento delle restrizioni, per poi tornare nuovamente alla Fase 1 con moto pendolare.
Una Fase 1 che di fatto con la terza ondata potrebbe essere ancora peggiore di quelle che abbiamo già sperimentato.

Titola ad esempio il quotidiano sabaudo La Stampa nella giornata di ieri: “Covid, perché l’Italia rischia una terza ondata più grave e due mesi da incubo”.
Peraltro proprio nella giornata di ieri si era diffusa la parola di Ricciardi, consigliere del ministro della Sanità, il quale sosteneva che i due mesi di dicembre-gennaio saranno letteralmente tragici.
Ancora non è passata la Fase 2 che già l’ordine del discorso si proietta in avanti e terrorizza gli italiani con la possibilissima Fase 1 che ci sarà con la terza ondata.

Assistiamo intanto a scene letteralmente surreali, come quella del virologo meneghino Galli, che dice: “L’estate allegra ci è costata 20mila morti“, quasi a segnalare che non dovremo mai più permetterci di fare vacanze estive e magari di tornare in spiaggia; e come se non bastasse – un’altra nota inquietante – il Presidente dell’Abruzzo Marsilio cerca di riportare la sua Regione in zona arancione e in tutta risposta si trova una lettera che non è azzardato definire densa di minacce da parte di Boccia e Speranza, i quali gli impongono di ritirare l’ordinanza.

Pongo allora una domanda che ormai è rituale: allora, vi piace questo regime terapeutico e sanitario?

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro