L’Altare della Patria e un solo uomo in piedi al centro dell’immensa struttura: una foto dalla potente forza rievocativa e identitaria, visto che uno scatto del genere del Capo dello Stato avrebbe poi fatto il giro del mondo.
Stando ben attenti si può però notare come, nonostante la notevole distanza dalle forze dell’ordine che lo accompagnavano e che erano tanto lontane da non apparire neppure nella foto, Mattarella non esiti a tener su la mascherina.
Portare il presidio medico soprattutto dopo lunghe camminate o dopo aver fatto le scale, per una persona di quell’età non deve certo essere facile. L’istinto sarebbe quello di poter abbassare la mascherina appena possibile per tornare a respirare.
Il Capo dello Stato, però, non lo fa.

Perché? Per lo stesso motivo per cui nel Duomo di Torino è possibile assistere a un presepe “modernizzato” con tanto di mascherine perfino sulla rappresentazione della Vergine e di San Giuseppe: un simbolo. Questa la tesi di Fabio Duranti, che così spiega non solo i due curiosi episodi, ma anche le mascherine all’aperto imposte ormai dal mese di ottobre. Non scienza, ma simbologia, conformismo.
Lo stesso, pericoloso proposito di allineare le masse a un’idea che già abbiamo visto affiorare in pagine buie della storia recente.
L’intervento di Fabio Duranti ai microfoni di Francesco Vergovich.

La questione mascherine è piuttosto complessa: si tratta di un simbolo. La mascherina è questo. Tu porti un simbolo, non porti qualcosa che tu sta prevenendo dal covid. Stai portando un simbolo, tant’è che la mettono anche nel presepio. Che senso ha mettere un cencio in faccia ad un simbolo sacro?
E’ chiaro che è un simbolo che deve passare.

Vedevo la foto del nostro presidente sull’Altare della Patria da solo con la prima persona a 50 metri di distanza indossare la mascherina. Ma sei il Presidente della Repubblica Italiana! Caro Sergio, ti chiamo per nome: ma perché?
Se vuole dare un messaggio ci reputa forse dei deficienti totali. Ci vuole dire forse di indossare quel cencio anche quando siamo soli, e infatti c’è un Dpcm che lo dice.
Presidente, mostra il tuo volto al mondo che ti sta riprendendo, rappresenti un Paese orgoglioso, o no?

Oggi cosa sta accadendo: è possibile pensare che qualcuno possa complottare per imporre una dominazione di massa? Beh, vediamo se questo è possibile.
Hitler è stato l’ultimo esempio di soggetto psicopatico che in qualche modo voleva generare una razza superiore distruggendone altre che lui riteneva inferiori.
La cosa che ancora oggi ci dovrebbe spaventare non è lo psicopatico, o altri come lui, che ha ucciso milioni di persone per questa sua follia: quello che dovrebbe spaventarci è il fatto che milioni di persone erano convinte che quella fosse la cosa giusta!
Di questo dobbiamo aver paura, che possa esserci qualcuno che ci convince che un certo atteggiamento sia corretto, quando quello è un atteggiamento atroce!

I tedeschi erano convinti di quello che diceva, perché – tra le altre cose – lui gli aveva detto che gli ebrei avevano un virus che avrebbe portato alla distruzione del loro genere.
lui aveva convinto decine di milioni di persone che questo era giusto: è questo ciò che mi spaventa, se una persona ha in mano il potere e gli strumenti per convincerne tante altre.

La differenza è che mentre ieri per farlo dovevi in qualche modo mostrare la tua violenza e la tua ferocia con le armi, oggi tutto questo è molto più semplice con la tecnologia“.