Aspra, ancor più della sentenza che tre ore prima ha tolto tre punti. Stavolta a prenderne altri tre alla Vecchia Signora è stata la Fiorentina, che addirittura abbonda segnandone ben tre a Szczesny, per il quale possiamo definitivamente dire che il paragone con Buffon non sussiste proprio. E ci mancherebbe altro.

Avvio horror dei bianconeri: non basta il gol di Vlahovic dopo appena 3 minuti dall’inizio, ci pensa quello che di solito è il pioniere della fascia destra a indirizzare definitivamente l’ago della bilancia in direzione viola. Inizialmente l’arbitro La Penna aveva anche graziato col giallo la pessima entrata di Cuadrado su Castrovilli, quasi a far pregustare l’orrenda serata della terna arbitrale. Ci pensa il Var a fare giustizia.

I bianconeri premono subito sull’acceleratore, ma non ci sono spazi. I difensori viola mettono in fuorigioco costantemente Ronaldo & Co, così Pirlo pensa di risolvere subito all’inizio della seconda frazione, togliendo Morata e inserendo il solito Bernardeschi, la cui involuzione è ancora una volta confermata dai numerosi passaggi all’indietro e dal numero di uomini saltati: 0.

Non tutti gli ex viola falliscono l’appuntamento: sul taccuino dei – pochi – promossi della Juventus va sicuramente Federico Chiesa, che fa vedere al compagno della fascia opposta come si fa.

Bernardeschi prova a prendere spunto, ma di mezzo ci si mette Dragowski e un disastroso La Penna, che prima dimentica di dare il secondo giallo scolastico a Borja Valero (Prandelli condivide, visto che lo toglie subito) poi non guarda al Var un contatto su Ronaldo in area e, dulcis in fundo, omette di fischiare l’unica azione degna di nota di Bernardeschi che, attento, soffia la palla a Dragowski reduce da un blocco di palla suicida.
Per La Penna e assistenti non c’è nulla, così Nedved scende dalla tribuna e decide di far vedere ad Alex Sandro come si corre su quella fascia, finendo però la corsa nello spogliatoio tra appellativi tutti da bippare nei confronti del direttore di gara.

Non sarebbe servito neppure un ennesimo pareggio alla Juve se vogliamo dire tutta la verità: i bianconeri sanno meglio di chiunque altro quanto sia importante la vittoria per restare in scia milanesi, con le quali si è aperto un fossato di punti che può diventare inesorabile.
Fa la storia la Fiorentina, siglando la prima vittoria di Prandelli con un risultato che, se glie lo aveste detto tre ore fa, vi avrebbe preso per pazzi.

La concorrenza, per la prima volta dopo anni, torna a leccarsi i baffi sentendo profumo di tricolore.