Avanti tutta. Lazio e Juventus conquistano, con pieno merito, il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. Nell’ultima giornata dei rispettivi gironi i biancocelesti di mister Simone Inzaghi hanno impattato, con sofferenza al tramonto del match, 2-2 contro il Bruges. Successo netto e convincente invece per i bianconeri in casa del Barcellona.

Adesso si comincia a fare sul serio. Il risultato ottenuto dalle due compagini assume un grande valore per l’intero movimento del calcio italiano che, forse adesso dopo troppi anni, sta tornando a livelli di un certo spessore.

Nel corso di Radio ‘Radio Lo Sport’ le nostre Teste di calcio hanno commentato le prestazioni di Lazio e Juventus

Alessandro Vocalelli

Innanzitutto complimenti a tutte e due per essersi qualificate. Però a dire il vero, da uno che ha sempre detto che la Juventus sarebbe cresciuta e migliorata, dico che i bianconeri hanno giocato una bella partita, ma il Barcellona era irriconoscibile con Messi che ha giocato una partita veramente insignificante.
Per quanto riguarda la Lazio non mi faccio condizionare dalla sofferenza finale dell’ultimo quarto d’ora, che per carità c’è stata. Quello che conta, secondo me, è il bilancio complessivo di un girone senza sconfitte giocato in condizioni molto complicate ma sempre molto bene dalla Lazio. Per cui alla Lazio un applauso fragoroso per quello che ha fatto.

Furio Focolari

Soprattutto c’è da dire una cosa: soltanto 3 squadre sono rimaste imbattute nei gironi. La Lazio è in compagnia di Bayern Monaco e Manchester City. Tutte le altre hanno perso almeno una partita. Pensate, se la vediamo al contrario, che beffa sarebbe stata per la Lazio essere eliminata dopo che non ha perso mai al penultimo minuto di una competizione come questa. Ha avuto 2 occasioni nitide per andare sul 2-1. La penso come Vocalelli. Complimenti alla Lazio, non per ieri sera, ma per quello che ha fatto in generale.
Bravi anche agli juventini, anche se i bianconeri hanno trovato un Barcellona inesistente. Però la Juventus è entrata in campo già con lo spirito giusto, all’attacco, desiderosa di fare una partita importante per cercare la rimonta che sembrava impossibile.

Tony Damascelli

L’impresa l’ha fatta la Lazio perché è tra le prime 16 squadre d’Europa. Questo è un segnale importantissimo per il club, per la sua tifoseria, per il nostro calcio. E’ stato anche importante che la squadra abbia sofferto e abbia rischiato nell’ultimo quarto d’ora. Perché le partite di coppa dei campioni questo ti insegnano. Puoi anche dominare il girone ma puoi bruciare tutto in un minuto con una distrazione.
Dall’altra parte la Juventus ha fatto un’ottima prestazione. La prima grande prestazione dell’anno del nuovo allenatore Pirlo che finalmente ha messo la testa a posto. Non sono d’accordo sul fatto che abbia affrontato il peggior Barcellona, perché l’altra squadra italiana importante cioè l’Inter ha affrontato il Real Madrid peggiore di questi ultimi anni e ha fatto zero punti.

melli

Franco Melli

Fatti i complimenti ad entrambe per la qualificazione, si potrebbero dire però alcune cose. Per la Lazio certi dubbi ancora esistono. Quali sono? Ad esempio ieri nell’ultimo quarto d’ora si è rivista un po’ la Lazio che sa distruggere tutto, come era capitato nel dopo Covid. Oppure come era capitato con l’Udinese e con la Sampdoria, o nei grandi appuntamenti come nella famosa partita con l’Inter di qualche stagione fa.
Della Juventus si deve dire che Pirlo o è Fregoli, oppure quello che la Juventus di negativo ha fatto nel derby col Torino sarà stato cancellato, però io credo che servano prove ulteriori per allontanarsi da quella ‘non Juve’. Quella di ieri sera è stata la prima Juventus dell’era Pirlo.