I soldi non sono arrivati nelle tasche di tutti gli italiani, ai quali sono state chiuse attività produttive e luoghi di lavoro. Non solo: il dramma di un sistema sanitario fuori controllo, causa del blocco del Paese, non è stato risolto. Vale per il primo lockdown, vale per questa seconda ondata e vale anche per quell’arco temporale intermedio, che sarebbe dovuto servire per correre ai ripari.

Adesso il popolo non si comporta come in occasione della primavera, quando le occasioni di protesta sono state centellinate e sporadiche. Ora le manifestazioni fioccano e le contestazioni non si limitano alle piazze.

C’è infatti chi sta portando il grido di milioni di italiani nelle aule di tribunale. Ne è un esempio l’avvocato Mauro Sandri del Foro di Milano, promotore di una causa civile “Per la ricostruzione del Paese”, che ha illustrato ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Ecco l’intervento dell’Avv. Sandri a “Un giorno speciale”.

“Il sistema sanitario è allo sbando e i tagli sono stati fatti da coloro che adesso urlano all’emergenza. Quelli che hanno tagliato i contributi, adesso chiedono i soldi. E’ un cortocircuito di follia che dimostra che siamo di fronte ad una classe dirigente del tutto inadeguata. Bisogna ricostruire questo Paese. La causa ha questo senso: risarcire le persone da un danno che hanno subito verso i soggetti che lo hanno provocato.

Vogliamo portare nelle aule di tribunale milioni di persone che devono essere risarcite. Abbiamo in mente un’unica causa: popolo italiano contro Governo. Questo è il senso della nostra iniziativa. E’ stata commessa una gravissima ingiustizia contro il popolo italiano. Non è il virus che crea il problema, è la struttura sanitaria che non è in grado di gestire una simil influenza. La nostra causa ha solo un fondamento scientifico. Noi andiamo a rovesciare le fondamenta dell’allarmismo e dell’emergenza

Non potranno fermare l’accertamento dei fatti. Quel contraddittorio che scientificamente Burioni e gli altri virologi non accettano lo avremo nelle aule di tribunale. Non è una causa normale, è una causa in cui finalmente arriveremo ad un risultato concreto”.