È davvero possibile immaginare un’Italia post-coronavirus? Da un punto di vista umano forse è ancora presto, sul piano economico però tentare di farlo è doveroso.
Fare le giuste scelte oggi significa avere gli strumenti per poter rinascere domani, ed è proprio sulla base di questo principio che si fondano le proposte dell’economista Valerio Malvezzi.
In questo intervento il Professore ha delineato con esattezza quale scenario immagina per l’economia italiana del futuro: scegliere di continuare sulla linea adottata sino adesso non farà altro che portarci a un contesto tacitamente privo di democrazia e materialmente privo di moneta.
Di cosa si tratta lo ha spiegato in diretta a ‘Un giorno speciale’ con Francesco Vergovich e Fabio Duranti. Ecco che cosa ha detto.
L’ITALIA DOPO IL COVID ► Vi spiego qual è lo scenario che il virus sta mettendo in atto
“La mia paura è che il coronavirus sta avendo effetti distorsivi del sistema economico. Ci sono interi mercati che stanno scomparendo e interi mercati che si stanno espandendo. Stiamo andando verso un oligopolio internazionale ed è un grave problema perché l’oligopolio è, da che mondo e mondo, contrasto della democrazia. Ci raccontano che gli stati sono delle imprese che vanno gestite con il pareggio di bilancio, dunque il messaggio subliminale che si insegna è che lo Stato non può essere una democrazia.
Qual è il disegno sottostante? Ve lo dico io: togliamo la cultura pubblica, andiamo a saccheggiare tutti i beni pubblici, privatizziamo il poco che è ancora privatizzabile, mangiamo il mangiabile e a quel punto arriva il giubileo del debito, faccio il condono dei debiti tanto mi son già preso tutti i beni. L’ultima operazione sarà mettere una moneta privata. Questo è lo scenario che io voglio combattere”.