Il danno oltre la beffa, la sanzione pecuniaria dopo la restrizione fisica e morale. In questi mesi di regole rigide e ferree chissà a quanti cittadini sarà capitato di infrangere, anche involontariamente, le norme emesse tramite Dpcm e di pagarne le conseguenze di fronte un pubblico ufficiale.
Di fatto, se aumentano le leggi da rispettare diventa più probabile incorrere in una multa, che nel caso delle disposizioni sanitarie non si traduce mai in un prezzo banale. E se poi non si possiedono gli strumenti economici e legali necessari per difendersi nelle sedi opportune? Tutto passa nel silenzio.
Così non è stato per Daniela Martani, attivista e donna dello spettacolo, che insieme all’avvocato Alessandro Fusillo ha raccontato, ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich, l’avvio di una battaglia legale a causa di una multa ricevuta per non aver indossato la mascherina nel corso di una passeggiata con un’amica a Roma.
Questo l’intervento di Daniela Martani e dell’Avv. Fusillo a “Un giorno speciale”.
Martani: “Io accusata di oltraggio e minacciata con il Tso”
“Ero al Pigneto a Roma, una zona pedonale, dove ci sono tanti locali. Ero arrivata però nell’orario di chiusura, dopo le 18:00. Io e la mia amica decidiamo quindi di fare una passeggiata e al ritorno coi ferma una macchina non della polizia municipale, ma civile.
Scende una persona in borghese che, senza presentarsi, mi chiede la mascherina e dice che la devo indossare perché il Dpcm dice così. Mi ha chiesto i documenti e mi ha fatto la multa. E semplicemente contestando la multa mi hanno accusata di oltraggio e la vigilessa minacciava il Tso”.
Avv. Fusillo: “La multa che ha subito Daniela è completamente illegittima”
“C’è un clima di terrore seminato dal Governo e dalla stampa compiacente. E poi c’è un eccesso di zelo delle forze dell’ordine nell’applicazione di norme assurde e illegittime. E che vengono applicate senza senso. Quindi la multa che ha subito Daniela è completamente illegittima. Tra l’altro è importante notare che è illegittimo il comportamento di questi signori. I vigili urbani o la polizia che agiscono in borghese hanno l’obbligo di avere la placchetta e devono per prima cosa identificarsi con il tesserino di riconoscimento. Per fermare una persona a piedi c’è bisogno di una motivazione. Non possono fermare chiunque stia circolando a piedi.
Non è vero che bisogna sempre portare la mascherina all’aperto. Si deve portare la mascherina all’aperto se non è possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Tutti per strada girano con le mascherine, anche da soli, è un’applicazione eccessiva della normativa adattata. Io se sto a più di un metro da una persona posso stare tranquillamente senza mascherina. Ma come fa il poliziotto a verificare se sto a più di un metro? Hanno un metro appresso?”