La proroga dello stato di emergenza è certa, Parlamento permettendo, sino al 31 gennaio 2021: un anno dal provvedimento che ha dato inizio allo stato di emergenza. La notizia si è diffusa dopo il Consiglio dei Ministri di ieri, in occasione del quale il premier Conte e il ministro Speranza hanno deciso di adottare la “linea della prudenza”, su indicazione del Comitato tecnico scientifico.
Paola Boldrini, senatrice Pd e vicepresidente della Commissione Sanità, è stata ospite a Lavori in Corso e ha commentato la scelta del governo sulla proroga dello stato di emergenza. Ha spiegato perché è importante mantenere questo status.
“Il numero dei tamponi in aumento significa che andiamo a cercare i contagi, questo mi tranquillizza perché più ne facciamo e più ne troviamo per isolare il virus. Ovvio che le tre norme di prevenzione e sicurezza devono restare. Non è panico come molti dicono, ma è stare attenti. Noi abbiamo visto che il ministro Speranza è convocato in parlamento, quindi si farà ancora chiarezza. Tutto però è in divenire perché questo è un momento mai visto nell’Italia Repubblicana. Con l’arrivo dell’autunno sapevamo di dover mettere in sicurezza il paese, e lo stato di emergenza significa avere la possibilità di mantenere la cabina di regia con le Regioni, mantenendole unite, avere il polso della situazione con un cordone più ristretto per intervenire. Guardiamo gli altri stati europei che non riescono ad uscire da questa situazione.
Tutto è utile per cercare di arginare il contagio. Importante è anche il senso civico. Perché ricorrere ai Dpcm? Perché, in accordo e assonanza col Parlamento, attraverso questo status, si possono fare determinati interventi. Pensate alle emergenze dei terremoti. L’Italia sta diventando un modello, nonostante tutte le criticità. Ai no mask gli farei fare un giro tra gli intubati, se dobbiamo stringere ancora i denti altri 5-6 mesi facciamolo”.
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