Scienza e natura: due sfere, a tratti coincidenti, che circoscrivono la bio umana. In origine l’uomo, allo stato brado, viveva a stretto contatto con il mondo animale, del quale fa tutt’ora parte. In seguito la ricerca tecnica e scientifica lo ha condotto al progresso, emancipandosi dalla convivenza con il resto della natura.

Senz’altro i vantaggi sono stati per anni sotto gli occhi di tutti, sebbene qualche passaggio a vuoto abbia alimentato un pensiero antiscientifico e antiprogressista. La pandemia che ha travolto l’intera specie, ad esempio, ha costretto a porci dei dubbi sulle scelte compiute in passato e sul modello di società del futuro. Basti pensare che esiste un essere vivente proprio come noi, lo squalo di Groenlandia, il quale ha imparato a vivere mediamente più di 400 anni e si è evoluto a tal punto da essere ormai immuni a qualunque malattia.

Lo ha spiegato Fabio Duranti, offrendo spunti e riflessioni ai microfoni di Francesco Vergovich. Questo il suo intervento a “Un giorno speciale”.

“C’è un animale che era appena nato quando Michelangelo finiva di scolpire ‘La Pietà’. Questo animale è ancora vivo, vive ancora. Ha visto scoprire l’America e ha visto le guerre. Questo animale è lo squalo della Groenlandia. Questo animale vive mediamente più di 400 anni, c’è un esemplare che hanno scoperto che ha oltre 510 anni. E’ un animale che ha sviluppato un sistema immunitario imbattibile a qualsiasi cosa, non muore per malattia. E’ un animale che muore di vecchiaia.

Questo per dire che, a volte, l’immunità delle persone, la longevità, deriva dal fatto che qualunque animale deve essere intelligente nel fare le cose, nell’evolversi. E nelle riviste scientifiche ufficiali, quelle che vengono osannate, ci sono tante e tali cose che dovremmo andare a leggere per capire che quello che oggi ci stanno raccontando è un qualcosa della quale ci pentiremo.

Ho parlato dello squalo della Groenlandia perché sono animali più intelligenti di noi, che hanno capito come evolversi al punto tale da vivere fino a 500 anni. Ed essere immuni da qualsiasi malattia. Io non vorrei che quello che sta accadendo oggi porti l’uomo ad estinguersi nel futuro. Proprio perché non ha saputo rispettare la natura. Di fronte a tutta questa schizofrenia che vediamo quotidianamente sarebbe utile tornare a osservare la natura”.


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