Blackout Lazio. Quattro punti in quattro partite. Male, molto male. La netta sconfitta sul campo della Sampdoria è la goccia che ha fatto traboccare il vaso dei giudizi sulla truppa biancoceleste. Una squadra anonima, svogliata e senza idee.

Cosa succede a Luis Alberto e compagni? Le lacune in fase difensiva stanno uscendo fuori in tutta la loro gravità. Sul banco degli imputati, inevitabilmente, si erge la campagna di rafforzamento estiva.

Tutto ciò alla vigilia del match d’esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund (domani alle ore 21 anche sulle frequenze di Radio Radio).

Ecco l’analisi sul momento vissuto dai ragazzi di mister Inzaghi a cura delle nostre Teste di calcio

melli

Franco Melli

Secondo me ci sono delle colpe che prescindono dal rendimento insulso della partita con la Sampdoria. Mentre le colpe generali sono terribili e inchiodano in particolar modo Lotito, ma non solo lui, alle proprie responsabilità. Cosa voglio dire? Che questa Lazio è una prosecuzione delle 12 partite che hanno distrutto tutti i sogni. Partite che sono sembrate prestazioni ingiustificabili, incomprensibili e perfino misteriose. La Lazio sta facendo questo. E’ grave che Lotito non abbia pensato alle vere cause e non abbia posto rimedio a questa situazione. Una situazione che è andata peggiorando perché le priorità sono state dimenticate. I famosi due difensori che andavano comprati non sono stati presi, e la Lazio continua nella serie di infortuni muscolari che sono inspiegabili.

Furio Focolari

Intanto la colpa è di Lotito e Tare. Ci siamo massacrati nel dire che la Lazio doveva comprare dei difensori. Ha preso un giocatore solo, lo ha pagato 20 milioni, ma in un ruolo che non serviva. Stamattina ho chiesto a Cericola: ‘Chi gioca in attacco per la Champions?’. Lui dice: ‘Immobile e Correa’. E se qualcuno non sta bene? ‘Se Correa non sta bene, Caicedo’. A questo punto domando: ‘E Muriqi?’. Paolo mi risponde: ‘Muriqi è il quarto attaccante’. 20 milioni per il quarto attaccante. Il problema è che c’è uno ‘scazzo’, scusate il termine, tra il direttore sportivo e l’allenatore. Nella classifica delle colpe poi viene Inzaghi. Adesso rispunta Parolo, al quale faccio i complimenti per l’impegno. Durante la settimana ce lo presenta come difensore e poi, pur di farlo giocare a tutti i costi, lo mette al posto di Lazzari. Parolo? Ma come può venirti in mente.

Fernando Orsi

Io ho visto male la Lazio fin dal Cagliari. Dopo con Inter, Atalanta e Sampdoria è stata una squadra totalmente diversa. Io non riesco a capire che tipo di valutazione abbiano fatto. Nel post Covid la Lazio in fase difensiva è stata una delle peggiori. Il problema fondamentale è proprio lì dietro. Perché al di là dei giocatori che hai, è la loro qualità che non è altissima. Questa è una squadra che si specchia. Mi è sembrato di rivedere la Lazio di due anni fa. Penso poi che l’allenatore debba avere delle soluzioni diverse anche dal punto di vista tattico. Le altre squadre hanno cominciato a capire come gioca la Lazio. Domenica su Milinkovic-Savic hanno messo una marcatura a uomo e lui ha giocato male.

Alessandro Vocalelli

Credo che l’unico errore di Inzaghi sia stato quello di non aver alzato la voce ad agosto e a settembre, durante il mercato. Inzaghi alla fine del campionato scorso, per quanto di bello aveva già fatto, avrebbe meritato un trattamento diverso. Immagino che lui da laziale, profondamente  desideroso di giocarsi questa Champions faticosamente raggiunta, abbia accettato una situazione che forse avrebbe potuto non accettare. Penso che Inzaghi, al di là di qualche sfumature, non abbia colpe. Lo hanno messo in una situazione pazzesca. La fotografia di Genova sia Quagliarella che salta come si fa in allenamento, quando non c’è nessun difensore a contrastarlo. La Lazio ha venduto Hoedt 3 anni fa al Southampton per 17 milioni. Dopo 3 anni gli inglesi te lo ridanno gratis. Questo è il rinforzo della Lazio.

Paolo Cericola

Quest’anno il ritiro di Auronzo di Cadore è stato caratterizzato da una serie di problematiche di una certa importanza. Basti pensare allo staff sanitario, al fisioterapista vicino all’allenatore, al calciomercato con il tecnico che ogni santo giorno ripeteva e ricordava al Presidente che la stagione stava per iniziare e che lui voleva entro certi tempi la squadra già composta. Queste problematiche o non sono state calcolate, o sono state procrastinate. Durante il ritiro vedevo meno fame del solito. Meno fame che ho rivisto in questo inizio di stagione. Una squadra che in 90 minuti a Genova non ha fatto un tiro in porta. Poi ci sono altri problemi che non sono stati discussi. Non tutte le partite sono uguali. Sui 3 gol presi non c’entra l’allenatore, c’entrano gli errori dei singoli giocatori.

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