“Aggiungi un posto a tavola che c’è un ‘amico’ in più’: si tratta di Carlo Calenda, leader di Azione, che ieri sera ha annunciato nel salotto di Fabio Fazio su Rai 3 la sua corsa a sindaco di Roma. Purtroppo, per l’ex ministro dello Sviluppo economico, sono più i nemici al momento. Non solo gli avversari naturali, come il Movimento 5 Stelle con l’attuale sindaca Virginia Raggi e il centrodestra con il suo nome ancora da svelare.

Ma anche gli ex compagni del Pd, che al momento non riconoscono in Calenda il candidato delle sinistra compatta verso il Campidoglio, hanno speso parole negative. Lo ha ribadito anche il deputato dem Andrea Romano ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari. Romano ha anche affrontato il tema del Mes, tornato di prepotenza al centro dell’agenda quando, poco dopo l’annuncio di Calenda, in conferenza stampa Conte è andato contro l’utilizzo dell’ex fondo salva Stati.

Questa l’intervista all’Onorevole Romano a “Lavori in corso”.

“Mes unica bandiera antieuropea rimasta alla destra”

“In realtà il Mes, per come è configurato adesso, non è la canna del gas. Ma si tratta di 36 miliardi che possono essere rivolti al sistema sanitario. Voi direte che nessuno Paese lo ha preso, ma intanto noi abbiamo un sistema sanitario che richiede di essere rafforzato.

Noi crediamo che si debba uscire dal dibattito ideologico. Oggi Zingaretti ha detto una cosa sacrosanta nei confronti di questo tema: va affrontato nelle sedi opportune. Difficile riassumerlo in conferenza stampa. Quando si porrà il tema ne discuteremo nelle sedi opportune. Io sono convinto che la maggioranza in Parlamento ci sia, nel centrodestra Forza Italia è a favore del Mes.

E’ l’unica bandiera antieuropea rimasta alla destra, su cui dicono castronerie inaudite. Fanno confusione volutamente con il caso greco”.

“Calenda prima prende a cannonate il partito che lo ha eletto, poi chiede il sostegno”

Ha tutto il diritto di candidarsi, come ha tutto il diritto di cambiare idea sulla propria candidatura. Quello che risulta bizzarro è che dopo aver preso a cannonate il Pd un giorno sì e l’altro pure, ora ci chiede il sostegno. Non vuole partecipare alle primarie, vuole il nostro sostegno: ne vuole un po’ troppe.

Il Partito Democratico ha una sua dignità. Prenderlo a schiaffi tutti i giorni non è il miglior modo per avere il sostegno. Ma che modo è dire ‘vi dovete accontentare’. Finché Calenda attacca ogni minuto il Pd come fa a chiedere il nostro consenso?

Io sono convinto che perderebbe contro la destra e la Raggi. E’ un candidato molto divisivo, non crea simpatia intorno a sé”.


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