L’Italia deve ripartire, ma come? Tra stato di emergenza e vecchie promesse, l’economia ristagna e gli italiani sono sempre più poveri. I problemi da combattere sono i soliti: corruzione, evasione, burocrazia e malgoverno.
Santo Versace ha commentato la situazione del nostro paese, facendo acute riflessioni su cosa potrebbe e dovrebbe cambiare. Insieme a Francesco Vergovich e Fabio Duranti ha parlato della macchinosità delle strutture istituzionali che grava sul bilancio dello Stato, non permettendoci di essere il primo paese al mondo. Il dibattito in diretta a ‘Un giorno speciale’.
“Basta dare colpe agli italiani! Non sono loro che sperperano denaro in cose ridicole” ► Santo Versace
Strutture e infrastrutture
“L’Italia è il paese più ricco del mondo e il più bello, sarebbe il primo al mondo se ben gestito. Ma il nostro problema è che l’assetto istituzionale disegnato dalla Costituzione è superato. Noi abbiamo una serie di sovrastrutture che non regge più. Un assetto istituzionale che fu pensato quando noi eravamo appena usciti dalla seconda guerra mondiale, quando eravamo un paese di contadini e di analfabeti. Vi rendete conto che hanno diviso l’Abruzzo dal Molise? Quanti comuni abbiamo? Questa struttura non va bene, ha creato un sacco di costi e di posti improduttivi.
Bisogna intervenire perché non ne usciamo se non riduciamo i costi e non risistemiamo la struttura istituzionale. Io farei una legge molto semplice contro la corruzione: chi tocca il denaro pubblico si becca il 41 bis e la cella di Toto Riina e Provenzano; dobbiamo mettere in testa ai cittadini che il pubblico è sacro, è di tutti sul serio e va gestito correttamente.
Se chi ha la responsabilità della gestione pubblica, non il potere, si comporta in maniera competente e onesta nessun paese è davanti all’Italia”.
Le regioni
“Le regioni per come sono state pensate non servono, o si fanno le macro-regioni o i grandi comuni. Tenere grandi strutture con persone assunte solo perché fanno parte di qualche cosca collettiva non serve, noi siamo uno Stato di 60 milioni di abitanti, un territorio minimo, e la tecnologia moderna ci permette di fare tante cose senza queste sovrastrutture. Più tagli, più è facile tutto”.
Costi, corruzione e investimenti sbagliati dello Stato
“Nessun cittadino deve essere in povertà, questo accade se tutto è fatto correttamente. Io sono stato 5 anni in Parlamento e mi son reso conto che almeno 100 miliardi di euro del bilancio dello Stato finiscono fra corruzione, sperperi e distruzione di ricchezza. Non sono noccioline!
E quanto costa il Quirinale? Costa più della Casa Bianca. Quanto costa il Parlamento? Che privilegi hanno i giudici della Corte Costituzionale? Cose ridicole! Lo sperpero, la corruzione, soldi spesi male, investimenti sbagliati… E’ una cosa allucinante!
Dobbiamo impegnarci tutti quotidianamente per cambiare questo paese, e i giornalisti hanno il dovere di studiare questo problema del bilancio dello Stato per risolverlo.
Altro problema è che noi abbiamo molti media che sono sotto padrone, che sono schiavi di parte o per ideologia o per paura”.
Italiani pronti a cambiare
“Gli italiani sono pronti a cambiare, c’è una dimostrazione pratica. Tu all’italiano hai dato un’opportunità e lui, uno su tre, ha provato a cambiare con il Movimento 5 Stelle. Al di là del risultato, gli italiani sono pronti al cambiamento. E lì non erano tanto credibili! Pensa se ci fosse stata accanto a Grillo la credibilità, secondo me prendevano il 51%. Poi lasciamo perdere se condividiamo o meno, l’italiano ha usato l’unico strumento che aveva in quel momento per cambiare”.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE
LEGGI ANCHE:
- Il dramma italiano: oltre a un governo di dilettanti anche un’opposizione che non esiste
- “I negazionisti vanno dispersi”: le dichiarazioni choc contro chi si oppone al regime terapeutico
- Bocelli gliele ha “cantate”: parte la diffamazione mediatica dello squallido regime