PARAGONE FURIOSO SUL CASO INPS ►”Non vi dovevate azzardare! Siete stati stipendiati per tutti i mesi del lockdown!”

“Depositerò un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Economia e del Lavoro: i 5 deputati e circa 2000 amministratori locali non possono restare nell’anonimato”. Con queste parole Gianluigi Paragone, leader di Italexit, denuncia i Parlamentari rimasti nell’ombra che hanno usufruito del Bonus Iva.

In questo momento delicato per l’economia italiana gli uffici non fanno nomi e l’INPS non lascia trapelare ulteriori dettagli. Chi sono i politici che hanno richiesto questo Bonus? Che fine faranno le Partite Iva che non hanno ricevuto ancora nulla? E i contributi pubblici sono al sicuro?

A “Un giorno speciale” Stefano Molinari ha intervistato proprio Gianluigi Paragone. Ecco alcune delle riflessioni emerse.

PARAGONE FURIOSO SUL CASO INPS ►”Non vi dovevate azzardare! Siete stati stipendiati per tutti i mesi del lockdown!”

L’interrogazione parlamentare

L’interrogazione è stata già depositata. Vogliamo sapere come spendiamo i soldi pubblici. Vogliamo sapere, attraverso l’INPS, i nomi di questi cinque deputati. Il solo fatto che un parlamentare si sia permesso di richiedere un bonus è da me ritenuto inopportuno. Questi signori quando vanno in giro fanno i belli e ci tengono a farsi chiamare Onorevoli. Onorevoli di sto ca**o. Sei indegno di essere chiamato Onorevole. Sei un parlamentare perciò sai benissimo cosa sta accadendo in un paese, tu non devi neanche azzardarti a presentare la domanda.

Inoltre sono dell’idea che bisogna premere il tasto ‘reset fiscale’ da qui alla fine dell’anno. Questa è una fase emergenziale e lo Stato deve fare questo atto. Perciò non contesto il bonus, contesto che tu, Parlamentare, che hai preso lo stipendio nei mesi di lockdown, ti sia sognato di presentare la domanda per il Bonus Iva. Basta con questa storia della privacy con i soldi pubblici. Devono dire i nomi. Visto che Di Maio fa il censore deve dire a Pasquale Tridico di dare i nomi, visto che lo ha messo lui e si scandalizza per i soldi pubblici buttati nel cesso”.

Il Referendum del taglio dei parlamentari

I sì al Referendum vinceranno perché i cittadini italiani non avvertono più la centralità del Parlamento. I parlamentari non hanno fatto granché per guadagnare la fiducia dei cittadini. Il Movimento fa discorsi sul risparmio ma dovrebbe farsi un esame di coscienza sulle persone che ha portato in Parlamento e che purtroppo è roba imbarazzante a leggere i loro tweet e curricula.

Inoltre ci sono grandissimi risultati con il partito Italexit e siamo destinati a crescere. Mi dispiace per coloro che non vogliono sentir predicare il verbo anti-europeista. Purtroppo siamo destinati a crescere perché l’Europa mostrerà ancora una volta la pasta di cui è fatta ossia di un imbroglio culturale, politico, istituzionale e a quest’Europa abbiamo devoluto anche la nostra moneta pensate un po’”.


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