Il sindaco Virginia Raggi si ricandiderà per le prossime elezioni romane. Ci sarà un Raggi bis? Sono subito scoppiate le polemiche fuori e dentro il raccordo anulare con lo schieramento pro o contro la sindaca. Dopo 4 anni, le condizioni della Capitale restano molto precarie, tra una narrazione vittimistica e molte scelte mancate che potevano riportare la città e i romani al centro del Paese.

Giovanni Caudo, Presidente Municipio III del Comune di Roma, è intervenuto a Lavori in Corso per commentare questi ultimi sviluppi sulla seconda candidatura della Raggi. Nella prospettiva di un rilancio strategico e concreto della città, si innesta un grande interrogativo: il nuovo futuro sindaco sta pensando al modello di sviluppo di Roma dei prossimo 20 anni? Si vedono tanti nomi per le candidature ma pochi progetti.

“Se mi candido? C’è il festival delle candidature a Ferragosto, io non sono un politico, faccio il presidente del Municipio da indipendente per dare una mano alla città di Roma. E poi visto che insegno Urbanistica all’università voglio dare il mio contributo. Sono due anni che ci sono e abbiamo fatto cose importanti.

Io penso che la Raggi è un sindaco che ha legittimità di ricandidarsi e i cittadini scelgano serenamente, questa è la democrazia. Mi è dispiaciuto che questo a Marino non fu concesso. Negli ultimi 14 anni Roma è stata governata da Veltroni, Alemanno, Marino, Tronca e Raggi. In questi 14 anni i nomi non sono mancati ma è mancata l’idea del governo di una città che deve avere un’ambizione. Il punto vero, che dice anche Stefàno, è che Roma non può essere governata con l’ordinario senza avere l’ambizione di essere una grande capitale. Questo è un punto ineludibile dalla Raggi dopo 4 anni e mezzo”.

“Lo Stato tratta Roma come una delle ultime città del paese”

La crisi di questa città viene da lontano ma la narrazione negativa è servita ad altri, con lo Stato che non si è occupato di Roma. Questo va ribaltato perché Roma ha una potenzialità enorme. Vanno trovate persone che hanno in testa il progetto di Roma, e serve una persona che conosce Roma, che ha girato il territorio, in mezzo alle persone. Milano ha una rotta verso cui andare.

Parliamo dei rifiuti, l’ultimo atto è del 2013 con la chiusura di Malagrotta: questa città si è cominciata a preoccuparsi di una cosa 20 anni dopo che le altre città lo avevano fatto, e rimane quello l’ultimo atto. Oppure vogliamo parlare di come è stato ridotto ad un brandello lo Stadio? Molti pensano di star ad amministrare un condominio, qua vanno fatte scelte, anche dolorose per invertire le cose.
Ci sono tanti discorsi retorici, come quello del debito: il debito è quello di una capitale che ha funzionato negli anni 60-70-80 accogliendo tutti, il debito quindi non è dei romani. Certo c’è stata la mafia, la corruzione…
Io nel mio piccolo ho cercato di contrastare questo modo con cui lo Stato tratta Roma come una delle ultime città del paese. Questa è l’unica città che ha il debito gestito per legge, mentre le altre possono trattare con lo stato i loro bilanci. A me scandalizza che noi paghiamo la più alta tassa IRPEF, che ha una tassa interna per il servizio cotral che serviva a Frosinone…siamo trattati come gli ultimi cittadini dello Stato.
Noi dobbiamo avere un nuovo orgoglio, siamo stanchi. Non sopporto l’enorme bugia dei politici che i romani devono pagare il debito”.

Gente esasperata per una classe dirigente che a Roma non c’è

La gente è esasperata ma questo è il compito di una classe dirigente che a Roma non c’è, servirebbe che si ragionasse sul futuro di Roma, su come campa e realizza ricchezza, per le prossime elezioni. Roma aveva risolto la crisi del 2008 con un modello economico preciso, oggi la Raggi ha pensato al modello di sviluppo economico della città per i prossimi 20-30 anni? Visto che si ricandida.

A Roma è mancata anche una scossa civica che a Milano è successa con Pisapia e tutto il movimento delle parrocchie ecc, noi pensiamo che la politica salverà Roma ma ecco che non è così. Noi del Municipio III abbiamo prodotto le cose dette in campagna elettorale, con possibilità di confronto: questo dovrebbe succedere per il nuovo sindaco”.

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