Tanti numeri, dettagli, grafici quotidiani, e un solo eterno interrogativo: ce n’è Covid, oppure no?
Non si parla ovviamente in termini generali, ma dell’effettiva presenza del virus al momento del decesso del paziente: una componente al centro del dibattito fin dagli albori della pandemia, ma che effettivamente è la chiave di volta della stessa.

Sta di fatto che per il Ministero della Salute, il dubbio non c’è.
Negativo o positivo che sia, un decesso viene definito “per covid” anche qualora sia stato infetto in passato, ma non sul letto di morte: è questa la discussa indicazione dell’istituzione sanitaria che di fatto porta alla divulgazione quotidiana si statistiche totalmente alterate, come ha mostrato Fabio Duranti a ‘Un Giorno Speciale’.

Dei 13 morti veneti di ieri, 11 sarebbero “in dubbio” secondo quanto scritto su Repubblica. Nonostante ciò il celebre bollettino non ha esitato ad elencarli come morti per Covid, con annessi titoloni e scoop giornalistici che in tal caso si dimostrerebbero quindi imprecisi, per usare un eufemismo.
Ecco l’intervento completo di Fabio Duranti e Marco Guidi ai microfoni di Francesco Vergovich.

Le incongruenze

Dei 13 decessi di ieri, 11 solo in Veneto. Il bollettino comprende soggetti quasi tutti anziani, morti sul territorio, cioè a casa loro. Già questo denota che non avevano crisi respiratorie ma probabilmente malattie per le quali l’ospedale ti dice che puoi concludere i tuoi giorni a casa.
Sono morti ‘negli ultimi giorni’, e non quindi ieri. E conteggiati solo oggi.
‘Si tratta in gran parte di pazienti contagiati dal virus nei mesi scorsi, nel frattempo negativizzatisi’, c’è scritto nell’articolo. ‘Sono negativi, ma su indicazione del Ministero della Sanità vanno registrati comunque come soggetti morti con infezione da covid’.

Ma allora la notizia da dare a nove colonne non sono le minch*ate che scrivono, ma che il Ministero dice di scrivere che la gente è morta per covid quando non è vero.

“Gli asintomatici contagiano in casi rari!”

Ci sono scienziati, quelli coi titoli veri, che dicono che l’asintomatico non ha ma contagiato nessuno. Gente che ha un miliardo di titoli, a cui i vari Crisanti e Lopalco spicciano casa. È campato per aria quello dice Lopalco, semmai. È campato per aria quello che dicono questi buffoni dell’informazione.
Finché il dibattito scientifico non arriva a un punto di chiarezza e laddove leggo scienziati autorevolissimi che dicono che non è vero, per me è resta un dibattito aperto.

La vera notizia è questa

A me interessa poi chi muore, non chi si contagia. Se gonfi il numero dei decessi a 13 e ci metti dentro persone che in realtà non avevano il contagio, mi pare questa la notizia. Perché il Ministero te l’ha indicato? Io da giornalista voglio sapere questo“.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: