Voglio festeggiare con un po’ di ritardo gli 80 anni di Francesco Guccini.
Perché questo? Perché effettivamente si tratta di un personaggio unico nel mondo della canzone italiana, per una ragione precisa che già altri hanno messo in luce ma che mi piace ribadire. Guccini, come peraltro anche altri cantautori, non fa mistero di non ritenere la canzone una sequenza di ritornelli facili ad orecchiare.

Anzi, si può dire che di ritornelli non ce ne sono proprio nelle sue canzoni.
Se ne escludiamo qualcuna, tipo ‘La canzone dei dodici mesi’ dove effettivamente un ritornello c’è, per la maggior parte non si tratta di canzoni tradizionali. Lui, secondo il mio modo di vedere è veramente il più grande cantastorie che ci sia in Italia oggi, che ci sia stato per la verità perché ha smesso di produrre dischi e canzoni.

Le sue sono storie straordinarie dall’inizio alla fine, sono dei veri e propri racconti, sono in realtà sostanzialmente ‘mito’.
Valga per tutti ‘Incontro’, canzone straordinaria che fotografa in poche pennellate, addirittura un amore perduto in confronto con l’universo e con le tematiche che più attengono alle nostre anime. Direi che da questo punto di vista Guccini è stato ed è un cantautore che ha raccontato l’amore sotto una luce profondamente diversa e ha avuto anche tematiche sociali molto sviluppate.

Da anarchico quale era non poteva non subire il fascino dell’attentato contro il treno di signori, raccontato ne ‘La locomotiva’, oppure invece la Primavera di Praga. Del resto la sua voce ha attraversato,dagli anni settanta a oggi, tutta la nostra società e ha raccontato fatti e storie che sono senza tempo. Lo ha fatto con una chitarra sostanzialmente e poche altre concessioni alle sonorità musicali di altri strumenti.

Perché lui effettivamente bastava a se stesso con quella chitarra, con quella voce alta e anche potente con quella sua ‘r’ moscia. Tutti quanti noi dobbiamo qualcosa a Francesco Guccini ma, quando ne raccontiamo di amare le canzoni, speriamo di essere sicuri di averle capite.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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