Al termine dei cinque giorni e delle quattro notti di negoziato a Bruxelles, all’alba di questa mattina il Premier Giuseppe Conte si è presentato ai microfoni per dichiarare tutti i motivi che dovrebbero portare l’Italia e gli italiani a celebrare il risultato raggiunto: all’Italia stando a quanto riportano certi politici e media dovrebbero andare 209 miliardi, di cui 81,4 tramite sussidi a fondo perduto e 127,4 di prestiti.

In realtà i più attenti osservatori fanno notare come prima del Consiglio europeo straordinario la Commissione aveva proposto per il nostro Paese 173 miliardi di cui 81,8 miliardi di sussidi e 90,9 miliardi di euro in prestiti. Inoltre, resta confermato il 2021 come anno in cui dalle parole si passerà ai fatti e i trattati verranno tradotti in soldi reali.

Ma non è tutto. Perché dal vertice europeo degli scorsi giorni i veri vincitori potrebbero essere i nostri principali rivali nella trattativa ultima. Quei Paesi frugali che hanno bloccato il negoziato con i loro veti sulle risorse a fondo perduto, ai quali è stato concesso un aumento agli sconti che già possiedono sul bilancio Ue.

Insomma, ancora una volta, pare che i fatti reali si nascondano dietro le dichiarazioni di vittoria del Governo. Di questo avviso è Fabio Dragoni, editorialista economico de La Verità, che ai microfoni di Stefano Molinari ha spiegato come non ci sia tanto da festeggiare.

Questo l’intervento di Fabio Dragoni a “Lavori in Corso”.

“Quando vedo questi numeri, 209 miliardi, faccio questa riflessione: immagina che ora io ti dicessi che un operaio specializzato guadagna 200 mila euro. Tu mi diresti: che cosa stai dicendo Dragoni? Ed io risponderei che in 4 anni si può arrivare a 200 mila euro. E tu diresti: a parte il fatto che i guadagni si conteggiano anno per anno, ma poi questo operaio specializzato paga anche un mutuo e quindi alla fine dei conti non gli entrano in tasca 200 mila euro.

Ora, vi sembrerebbe assurdo un ragionamento del genere. Quando si legge sui giornali 209 miliardi questi signori fanno esattamente questo ragionamento: sommano i soldi anno per anno ed insieme ai debiti ti fanno credere che ci sia una montagna di soldi, quando in realtà non è affatto così.

L’Italia dovrebbe ricevere sussidi tra i 60 e gli 80 miliardi. Secondo la maggior parte degli analisti sono 60, Giuseppi dice che sono rimasti 80. Facciamo che abbia ragione Giuseppi. Ecco questo significa che il prossimo anno l’Italia riceverà un sussidio che va dai 6 agli 8 miliardi. Grosso modo lo 0,5% del Pil. Rendiamoci conto di cosa stiamo parlando.

E’ come dire che io sto morendo dissanguato, prenoto una trasfusione in ospedale, ma non di tre litri di sangue, ma di una sacca di 500 ml. Attenzione: perché questi soldi che loro chiamano sussidi chi ce li mette? L’organizzazione dell’Unione europea è tale per cui sono sempre soldi nostri. Tanto è vero che il primo risultato che abbiamo ottenuto con il Recovery Fund è che dal 1 gennaio 2021 verrà applicata una tassa sulla plastica.

Il risultato è tasse e tasse. Le tasse arriveranno prima ancora dei soldi. Se non è una presa in giro questa?

In Europa non esistono pasti gratis. Ma poi scusate, il debito pubblico che opprime le future generazioni, non vale per i debiti del Mes e del Recovery Fund? E’ una mistificazione. I veri vincitori sono i Paesi frugali, i quali hanno ottenuto degli sconti maggiori rispetto a quelli che già avevano. Sono 7 miliardi e sono soldi veri. Che dobbiamo pagare noi. Noi dobbiamo pagare gli sconti all’Olanda, non è meraviglioso?”


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