Chi controlla i controllori? Il quesito, di portata storica, rimbomba nelle ultime ore nelle menti di tutti i cittadini e rappresentati della società civile e militare. Non a caso militare, perché le cronache recenti inquadrano attività di spaccio, estorsione, tortura all’interno di una Caserma dell’Arma dei Carabinieri.

Siamo a Piacenza e i fatti ricostruiti dalla Guardia di Finanza locale hanno messo tirato fuori scene da teatro dell’assurdo. Secondo l’accusa e le intercettazioni contenute nell’imponente ordinanza di 900 pagine, i carabinieri si sarebbero resi protagonisti di pestaggi, spaccio di droga, arresti illegali, festini con escort.

Ipotesi di reati che hanno portato ad un’inchiesta, a tratti senza precedenti, condotta dalla Procura della Repubblica piacentina. Dieci carabinieri sottoposti a misure cautelari, di questi cinque sono sottoposti a regime di carcere preventivo ed un altro si trova attualmente agli arresti domiciliari.

Per commentare le presunte scene in atto alla “caserma della vergogna” è intervenuto ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari Angelo Tofalo, Sottosegretario presso il Ministero della Difesa.

Ecco l’intervento di Angelo Tofalo a “Lavori in Corso”.

Sono fortemente addolorato perché queste vicende avvenivano durante l’emergenza del covid. Io sono profondamente arrabbiato. Per me questi individui non vanno più considerate di essere Carabinieri. Infangano la divisa e l’Arma. Sono partite immediatamente le indagini interne, al di la di quelle della magistratura, per andare a verificare tutte le responsabilità.

Quello che mi sento di dire è chi indossa la divisa presta un giuramento. Il giuramento di chi indossa la divisa è superiore rispetto a quello che ho fatto io, gli altri sottosegretari e ministri.

Bisogna alzare le pene a chi con le stellette evade dalle sue funzioni. Questi carabinieri si vantavano dei numerosi arresti. Io credo che anche l’autorità giudiziaria quando andrà a vagliare questi arresti deve riflettere.

Mi auguro che la magistratura faccia il suo lavoro. Io sono per una linea non dura, ma durissima. Queste persone infangano il lavoro di tutti gli altri Carabinieri che sono sul territorio.

Se saranno accertati i fatti, queste persone la pagheranno amaramente. Mentre i nostri Carabinieri morivano di coronavirus, c’era questi delinquenti che commettevano questi reati”.


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