Ha destato scalpore il gesto dell’Europarlamentare della Lega Antonio Maria Rinaldi che durante la prima seduta in Europarlamento dopo la chiusura dovuta all’emergenza Covid, ha deciso di alzarsi e lasciare l’aula. Le motivazioni le ha spiegate in diretta video proprio mentre abbandonava la seduta: “Sto uscendo adesso dall’aula perché il primo punto all’ordine del giorno è parlare di George Floyd. Per carità, qui siamo molto colpiti da questa orribile uccisione. Però credo che in questo momento la priorità debba essere data all’enorme disagio che tutti i Paesi europei, a cominciare dall’Italia, hanno a causa della pandemia”.

Un video che ha fatto il giro del web e che oggi, in diretta a ‘Un giorno speciale’ l’On. Rinaldi ha commentato insieme a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

C’era bisogno di un gesto forte, secondo l’Europarlamentare leghista, affinché la sofferenza degli italiani non passasse inosservata: “E’ una cosa vergognosa quello che è successo, ma io sono stato eletto per perorare le cause italiane”. Per le commemorazioni, aggiunge, si possono scegliere altre sedi e soprattutto altri momenti. I dettagli in questa intervista.

RINALDI ► “L’Europa non ci dà una lira e parla d’altro: mi sono alzato e me ne sono andato!”

“E’ una cosa vergognosa quello che è successo, ma io sono stato eletto per perorare le cause italiane.

Io ero presente alla riapertura dei lavori in Parlamento che eccezionalmente era a Bruxelles, quando di solito è a Strasburgo, e pensavo si aprisse la sessione di giugno con dei problemi che mi sembrano piuttosto evidenti… In un momento in cui bisogna affrontare temi economici di estrema problematica, abbiamo un’economia in ginocchio, c’è gente che ha perso il lavoro, ecco io pensavo un’attenzione particolare. Invece mi ritrovo all’ordine del giorno due ore di dibattito su George Floyd. Ribadisco, è da stracondannare una cosa del genere, ma da qui a coinvolgere il Parlamento per due ore…

Chi ha fatto questo deve pagare, ma io vado oltre: vuoi organizzare qualcosa? Lo puoi fare, ma non che nel Parlamento, dentro l’aula, dedichi due ore a questa cosa. Allora io mi sono alzato e ho detto rientro quando si parla di problemi reali. Noi abbiamo la necessità di avere delle risposte, mentre qui si parla di aria fritta! Fino adesso dall’Unione Europea non è arrivata una lira, neanche un centesimo perché un centesimo vale 19 lire, una lira. Non è arrivato niente! Vogliamo parlare per cortesia? Io non posso tornare in Italia e dire non ho fatto niente. E allora io mi sono alzato e me ne sono andato. Poi per carità fate tutti i convegni che volete, ma non è quello il luogo. In questo momento abbiamo altre priorità”.


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