Qui le persone sembrano continuare a non comprendere che chi comanda non siamo noi sapiens ma è in questo momento Sars-Cov2, cioè un virus possessore del solo RNA e anche del DNA. In un torneo di tennis organizzato proprio per dire che non c’è pericolo, che possiamo fare quello che ci pare, anche stare vicini nelle foto di rappresentanza e giocare ad uno sport tutto sommato distanziato come il tennis, il torneo Adria Tour, il tennista Novak Djokovic, la moglie e altri due partecipanti se non ancora di più sono stati contagiati dal virus.

Ma guarda un po’. Era stato detto a Djokovic di non scherzare con un argomento che evidentemente frequenta e conosce molto poco. Intanto in tutto il mondo il virus sta avanzando, non sta regredendo. Sono sostanzialmente dieci milioni i contagiati e non sono tutti quanti, come quelli della Lombardia o della Cina, presumibilmente meno infettivi degli altri. Sono invece passibili di passare l’infezione ancora. Lo vediamo in Germania dove è stato imposto di nuovo il lockdown su mezzo milione di persone. E lo vediamo in tutti quei paesi in cui si continua con la fase che noi abbiamo chiamato 1 che dura più di quanto è durata da noi.

Per esempio in Spagna 14 settimane. Per esempio in tanti altri paesi che si trovano ad avere a che fare con una recrudescenza del virus. Vi ripetiamo: Israele che torna al lockdown per le scuole, l’Iran che vede più contagiati e più morti dell’inizio, l’India che li vede continuare a crescere per non parlare del Venezuela, del centro America, il Messico. Tutti paesi al di sopra dell’equatore, tutti paesi nella nostra stessa condizione di stagione astronomica e meteorologica, tutti i paesi in cui è estate.

Dunque noi non sappiamo se Sars-Cov2 soffrirà il caldo. Per adesso il caldo gli fa un baffo, come possiamo vedere oltretutto da quanto accade negli Stati Uniti. Un altro paese a Nord dell’equatore. Da quanto sta ancora accadendo in Inghilterra, il paese più colpito in Europa. Poi c’è quello che sta accadendo anche in altri paesi, dove però il caldo è una caratteristica costante e tra questi il Brasile valga per tutti. Cioè a dire che piano piano in Italia ne stiamo probabilmente uscendo fuori, ma che questo virus è ben attivo in tante parti del mondo.

Fa i suoi contagi e fa ancora i morti. Ne fa parecchi, ne fa pure di più di quelli che pensavamo, soprattutto in quei paesi che hanno un sistema sanitario piuttosto debole e molto sensibili alle ricadute e rende difficile curare in terapia intensiva se quei letti non ce li hai. Dunque ancora attenzione, vediamo con cattivo umore quello che è accaduto a Bruxelles con 1500 giovani in piazza senza distanziamento, a Napoli per il festeggiamento della Coppa Italia e in tutta quell’aria di lassismo che sta pervadendo il nostro paese che ci fa dire che la cosa è finita. Ma la cosa non è finita.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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