Esistono alcuni fenomeni che intersecano il nostro sistema-Paese, ma restano avvolti nel mistero. Ad esempio, com’è possibile che vi siano dei luoghi dove non vige la legge dello Stato? Il riferimento è ai famigerati campi Rom: tutti ne parlano, molti si lamentano, nessuno provvede a risolvere il problema.

Lo sanno bene i romani, soprattutto coloro che vivono nelle zone di periferia e vivono la loro quotidianità al fianco di queste vere e proprie zone grigie. Per gli abitanti della capitale ormai si tratta di un tormentone che nessuna amministrazione da Rutelli alla Raggi ha saputo contrastare con efficacia.

Di recente il grido di malcontento proveniente dai più disparati angoli della città è giunto alle orecchie di Filippo Roma, giornalista de Le Iene che nell’ultima spezzone della stagione televisiva ha deciso di entrare con telecamera e microfono dentro i campi rom della Valle dell’Aniene, del Foro Italico e in ultimo di Castel Romano.

Il cronista, già noto per le sue inchieste nel profondo del malessere italiano, è stato ospite in studio di Luigia Luciani e Stefano Molinari per raccontare la sua esperienza all’interno di questi coni d’ombra.

Ecco l’intervento di Filippo Roma a “Lavori in Corso”.

“I cittadini disperati che non si fila nessuno ci hanno contattato per chiederci una mano. Quello che non si è tenuto sotto controllo sono le discariche abusive proliferate all’interno dei campi Rom. Lo svuota cantine si rivolge al campo Rom che accumulano questi rifiuti e poi sono costretti a bruciarli. I campi Rom sono diventati una piccola terra dei fuochi.

Sono lasciati alla più totale libertà. E dopo il servizio non è che è successo granché. Non capisco perché questo argomento non viene toccato. Non gliene frega niente.

Sono zone franche che hanno la loro legge. Non conoscevo i campi Rom, ma da quello che ho capito ogni campo Rom è una sorta di piccolo Stato guidato da un capofamiglia. La stessa cosa l’ho riscontrata al Foro Italico e a Castel Romano.

Attenzione Castel Romano sta dentro una riserva naturale che dovrebbe essere protetta. Invece è un inferno. Non esiste che queste persone delinquono, inquinano l’ambiente e chi ci abita intorno.

Ho la sensazione che tra 5 anni con la nuova Giunta la situazione sarà identica. Mi ci gioco tutto”.


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