“Il Comitato chiede delle modifiche vincolanti alla Federazione, come quella di garantire che se dovesse emergere un positivo la squadra e lo staff restino in quarantena, senza avere alcun contatto con l’esterno, e che lo staff medico di ogni società si assuma tutta le responsabilità del caso”.

Queste le parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora rilasciate al TG1 dopo l’incontro con il Comitato Tecnico Scientifico.

Si chiede insomma alla Federcalcio di cambiare il protocollo in un alcune parti prevedendo non soltanto di mettere in quarantena anche giocatori e personale tecnico che risultino “sani”, ma persino di assumersi tutte le responsabilità, compresa dunque quella penale, in caso di positività al covid. Ieri il Prof. Castellacci, Presidente dell’Associazione dei Medici delle squadre di Calcio, si è ribellato a quanto richiesto. Ma cosa ne pensano i medici di questa situazione?

A ‘Radio Radio Mattino Sport e News’, Ilario Di Giovambattista, Zeljko Pantelic, Fernando Orsi e Roberto Pruzzo ne hanno parlato con il Medico dello Sport e Direttore Sanitario della S.S. Lazio Dottor Ivo Pulcini. Durissimo il suo attacco contro il Comitato Tecnico Scientifico, sentite cosa ha detto.

Pulcini ►”Comitato Tecnico Scientifico ridicolo. Così la Serie A non riparte”

“È veramente ridicolo dal mio punto di vista. Perché se io a casa ho uno positivo e lo metto in isolamento, faccio il tampone e so con certezza che in quel momento non è infetto, poi faccio i test immunologici e so che non ci sono gli ICGM. Mi devi considerare ammalato quando sono sano? Ma siamo matti? Chi lo stabilisce questo? Queste persone sanno quale è il compito del medico? La responsabilità su questo punto me la prendo io non ho problemi. Mi assumo la responsabilità che non devo mandare in quarantena tutta la squadra. Per principio devono andare tutti in quarantena: io dico di no. Va in quarantena, secondo il pensiero tedesco, soltanto la persona trovata positiva o addirittura col dubbio di positività. Viene isolata e fa un percorso per quindici giorni. Ma gli altri che devono fare?”


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