‘E’ un atto d’amore che chiedo anche al mondo bancario per i cittadini italiani e per le imprese: adoperatevi’. Queste le parole pronunciate dal Premier Conte che hanno fatto infuriare il Professore Valerio Malvezzi. Si può parlare di ‘atto d’amore’ laddove dovrebbero vigere norme e regolamenti? Si può lasciare il destino di aziende, attività e imprese in balia di un ‘atto d’amore’ delle banche? Tutto ciò è inammissibile secondo Valerio Malvezzi. Specialmente alla luce del fatto che gli imprenditori rischiano la galera.

Di che si tratta lo ha spiegato nel dettaglio in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti. Ecco com’è andata.

Malvezzi ► “Frase di Conte imbarazzante: un giurista che non conosce leggi bancarie e fallimentari?”

“Io credevo che il razzismo si fosse estinto, il razzismo è odioso, presuppone la superiorità di una razza, di un genere, di una parte a un’altra. Il fatto che ci si sia dimenticati che ci sono persone che tutti i mesi ottengono lo stipendio e altri no, pensare che ci siano professionisti e imprenditori che si debbano indebitare nei confronti delle banche per potere avere da mangiare… è qualcosa che mi incuriosisce. Da studioso sono incuriosito del senso di parità costituzionale che viene garantita ai cittadini italiani.

Quello che ha fatto lo Stato italiano, ed è passato come una cosa assolutamente normale, è stato dirti che se tu hai dei problemi e non riesci a mangiare vai dalle banche, indebitati a nome mio, faccio credere a tutta Italia che ho inviato miliardi all’economia e in realtà poi non ho messo un euro. Non solo, ma Conte se n’è uscito con una frase pochi giorni fa, che è una frase di un politico non di un professore universitario di diritto. Ha detto: ‘bisognerebbe che le banche esercitino un atto di amore verso le imprese’. Se l’avesse detto l’avvinazzato al bar ci saremmo fatti tutti una risata.

Atto di amore che cosa vuol dire? Che non uso il cervello, non uso il sistema, le regole. Quale sarebbe il rischio per le banche? I dirigenti sarebbero chiamati penalmente a rispondere per concorso, per ricorso abusivo del credito. Cioè sarebbe un illecito questo ‘atto di amore’. Mi stupisce che un professore di diritto non sappia queste cose.

Qualcuno si è chiesto cosa succederebbe se per caso fra 6 mesi, un anno, ci fosse un fallimento perché non si riesce a rimborsare? Il decreto di Conte non ha minimamente modificato la legge fallimentare, ha semplicemente detto fino a giugno non si possono fare dichiarazioni di fallimento. Ma qualora un’impresa andasse in fallimento dopo e dopo aver preso i finanziamenti con la garanzia pubblica?

Parlo di razzismo perché in sostanza noi abbiamo uno Stato che ha deciso che:

  1. Non puoi licenziare perché i lavoratori dipendenti vanno tutelati
  2. Devi andare in banca per indebitarti per poi pagarmi le tasse
  3. Se le cose vanno male, se non ce la fai a pagare per esempio un fornitore, essendo lo Stato un creditore privilegiato, tu hai fatto qualcosa che è penalmente gravissimo.

Da aziendalista dico che questa è una cosa illogica, da uomo dico che questa è una porcata.

Che un professore di diritto non conosca le basi che sono le leggi bancarie e le leggi fallimentari, faccia finta di niente e se ne esca con delle affermazioni che sono da uomo di religione, questo francamente è imbarazzante.

Quando fermi l’economia, le aziende hanno fatturato zero, io non sto a dire se hai fatto bene o hai fatto male, dico che o sei un razzista, e allora ci sono i cittadini di serie A tutelati dalle leggi statali e i cittadini di serie B che sono imprenditori e liberi professionisti, oppure…


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