Da quando la BCE ha annunciato il nuovo quantitative easing da 750 miliardi, molti esponenti del Partito Democratico e di altri partiti europeisti hanno cominciato a sbandierare questa cifra apparentemente enorme per dimostrare che l’Europa è cosa buona e giusta.
Facciamo in modo che queste menzogne vengano messe in quarantena.

Christine Lagarde nel tweet in cui annunciava questa misura ha detto una bugia e una sacrosanta verità.
La bugia è che siano state messe in campo misure straordinarie per fronteggiare una situazione straordinaria: cosa difatti falsa.
Il quantitative easing è una misura già esistente, iniziata nel 2015.
La BCE lo ha già utilizzato per 3000 miliardi in passato e in certi casi addirittura per 60 miliardi al mese. Qualcuno di voi se n’è accorto? I greci se ne saranno accorti?

Una cosa buona ne deriva, è un dato di fatto: permette di abbassare lo Spread, dunque ci consente di dare meno soldi alla finanza speculativa. E’ quindi un “bazooka” efficace per farci risparmiare, ma che sia chiara una cosa: non dà più soldi agli italiani costretti a restare chiusi in casa e a chiudere la propria attività.
Anzi, gli autonomi ora probabilmente dovranno fare a gara a cliccare per primi sul sito dell’INPS per ottenere 600 euro una tantum.

Pensate che i 3000 miliardi già erogati dal quantitative easing in passato non hanno fatto alzare neanche di un punto l’inflazione: testimonianza che all’economia reale non è arrivato nulla.
Quando la Lagarde ha difatti annunciato questo intervento da 750 miliardi nessuno al Governo ci ha comunicato che dei soldi sarebbero stati accreditati sui conti correnti per permetterci di far fronte alle spese. Questo perché non sono soldi che arrivano direttamente nelle tasche dei cittadini.

E’ dunque semplicemente un provvedimento atto a non far implodere il sistema Europa.
Arriviamo qui alla verità detta dalla Lagarde nel suo tweet: “Non ci sono limiti al nostro impegno per salvare l’euro“.
Tutto chiaro? “Salvare l’euro“, non i cittadini europei.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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